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i nostri libri | NEWS

le presentazioni dei libri di sabbiarossa ED nel 2016

Il mondo è fatto per finire in un bel libro.

Stéphane Mallarmé
[Enquête sur l’évolution littéraire, 1891]

istantanee di granelli nel vento |

Senza soluzione di continuità, il passaggio dal 2015 al 2016. Gennaio si è aperto con le presentazioni dei nuovi titoli, partendo dall’ultima uscita nella collana IMPRONTEil bicchiere mezzo pieno di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele, che ha celebrato, venerdì 8, il suo secondo battesimo dopo quello di fine anno a Catanzaro, alle Officine Miramare di Reggio Calabria: una sala strapiena dove gli autori hanno conversato con Paola Bottero e Fabio Cuzzola, prima della degustazione di vino delle cantine Altomonte di Palizzi. Il 16 a Cosenza, alla Libreria Ubik, Livia Blasi e Giap Parini hanno presentato Faceboom di Paola Bottero. A fine mese è iniziato il tour de il bicchiere mezzo pieno di Nicola FioritaGiancarlo Rafele: il 23 a Vibo Valentia, al Sistema bibliotecario, con la presentazione di Gilberto Floriani e Nancy Valente, il 28 a Cosenza, alla Libreria Ubik, il 31 a Girifalco (Cz) alla Trattoleria, organizzato dall’ass. Il Grillo parlante.

Il primo appuntamento di febbraio è stato a  Crotone, il 5 alla Libreria Cerrelli, dove la presentazione di Faceboom di Paola Bottero si è accompagnata al blues di Antonio e Alessandro Calabretta. Il 9 a PalermoLibreria Modus Vivendi, una intensa presentazione di storie tossiche di Domenico Salamone, in arte Milingo Sutera, con Rodan Di Maria. Il 13 a Catanzaro è stata la volta de il bicchiere mezzo pieno di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele al Liceo Scienze Umane De Nobili. Sabato 20 a Palmi (Rc) l’Associazione Ouitalos ha inaugurato gli appuntamenti settimanali di dialoghi culturali alla RistorEnoteca Al Giardino di Bacco con Arcangelo Badolati e Faceboom: Paola Bottero e i tantissimi presenti sono partiti dal tema dell’opera narrativa per esplorare la deriva sociale e dei social network. Il 25 a Rosarno (Rc) al Museo di Medma l’ass. NuovaMente Rosarno ha organizzato la presentazione de il bicchiere mezzo pieno di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele con Fabrizio Sudano, Maria Carmela Greco, Giacomo Giovinazzo. Il 27 un doppio incontro con Faceboom Paola Bottero: la mattina a Reggio Calabria con gli studenti del Liceo Scientifico A. Volta, nel tardo pomeriggio a Siderno (Rc) alla Libreria Mondadori, con Fabio Macagnino e Marisa Larosa.

Marzo è iniziato con il bicchiere mezzo pieno di Nicola Fiorita eGiancarlo Rafele, alla Libreria Tavella di Lamezia Terme il 3. Il 18 alle 18 Reggio Calabria ha ospitato, alle Officine Miramare, un esperimento più che riuscito, dal titolo variazioni sul tema: Faceboom in jazz. Le parole di Paola Bottero, l’arte di Angela Pellicanò, le note di Nino Spezzano e del suo quintetto unite dalle vite incatenate di Faceboom, con la moderazione di Francesco Villari. Sempre il 18, a Cropani (Cz), nell’ambito del XIII Festival Letteratura di Calabria Parole ErrantiNunzio Belcaro ha presentato il bicchiere mezzo pieno con Giancarlo Rafele.

Aprile si è aperto il 2 a  Gioiosa Jonica (Rc), all’Auditorium comunale, dove il Club Unesco ha messo a confronto centinaia di studenti in un dibattito aperto partendo da Faceboom di Paola Bottero. Con la narratrice il magistrato Antonio De Bernardo, l’ass. reg. Federica Roccisano e la sociologa Maria Rita Mallamaci. Il 16 è stata la volta di Sant’Anna di Seminara (Rc): l’associazione Terramala ha organizzato un’intensa presentazione di Faceboom di Paola Bottero con Santo Gioffrè e Lucio Rodinò, che si è ripetuta il 21 a  Marina di S. Lorenzo (Rc), al Centro giovanile, moderata da Maria Manti e don Giovanni Zampaglione. Il 22 a Taurianova (Rc) il confronto è stato intenso e corale con i tantissimi studenti dell’IS GF Gemelli Careri,  via Francesco Sofia Alessio 13:  i libri… ali per volare, in collaborazione con Comune, Club per l’Unesco di Palmi e Ass. Geppo Tedeschi, presentazione di Faceboom di Paola Bottero con Fabio Scionti, Maria Stella Morabito, Giuseppe Loprete, Filippo Andreacchio, Rocco Militano, Maria Frisina.
Il 24 è stata la volta di Gerace (Rc): a GeraceLibroAperto Roberta Manto, Angelica Petrillo e Floriana Giannotti, studentesse del liceo Zaleuco di Locri hanno presentato con il professor Giuseppe Giarmoleo e Marisa Larosa Faceboom di Paola Bottero. Aprile si è chiuso il 29 a Soverato (Cz): la Libera Università Popolare della Terza Età e del Tempo Libero “Magno Aurelio Cassiodoro” ha presentato con Mariella Pedullà il bicchiere mezzo pieno di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele.

Maggio è il mese dei libri (anche se noi preferiamo dire che ogni mese, ogni giorno, è il tempo giusto per leggere), e i granelli prendono il volo partendo da Crotone, dove il 4, alla libreria Cerrelli, è stato presentato il bicchiere mezzo pieno di Nicola Fiorita eGiancarlo Rafele. Poi è stata la volta di Torino e del XIX Salone Internazionale del Libro, dal 12 al 16. Presenti tutti i granelli, sabato 14 si è tenuta la presentazione di Faceboom di Paola Bottero con il giornalista Fabio Malagnino, il sociologo della comunicazione UniTo Cristopher Cepernich, l’ass. Welfare Regione Calabria Federica Roccisano. Le 18 vite incatenate di Faceboom, con l’autrice Paola Bottero, si sono poi spostate nuovamente in Calabria, il 26, a Lamezia Terme, per un doppio appuntamento: la mattina all’auditorium Liceo Campanella, in conversazione con oltre 500 studenti, nonché con Michela Cimmino e Ippolita Luzzo, che hanno accompagnato anche la presentazione del pomeriggio a Samarcanda. Sempre il 26 a Rogliano (Cs) Daniel Cundari ha presentato il bicchiere mezzo pieno di e con Nicola FioritaGiancarlo Rafele. Il mese dei libri si è concluso, il 31, a Gioia Tauro (Rc)Palazzo Baldari ha ospitato il dibattito su Faceboom tra l’autrice Paola Bottero e gli studenti del liceo linguistico Giovanni Paolo II con la regia di Gessica Zecca e gli interventi di Giuseppe Pedà e Francesco Toscano.

L’estate è partita il 22 giugno a Roma, in un contesto magico: l’isola Tiberina, location di Cinema&Libri (all’interno della vasta estate di Hollywood sul Tevere), dove Giovanna Casadio ha presentato Faceboom di Paola Bottero.
Tante le presentazioni di luglio con il bicchiere mezzo pieno di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele, tra cui si ricordano il 15 a Roccella Jonica (Rc), ex convento dei Minimi e il 22 a Monasterace (Rc), ‘A Lanterna.
Agosto si è aperto dove si era chiuso luglio: il 5, sempre a Monasterace (Rc). Un luogo dell’anima, ‘A Lanterna, dove Maria Carmela Lanzetta ha intrecciato le note della chitarra battente di Francesco Loccisano con le vite incatenate di Faceboom di Paola Bottero. Il 7 il bicchiere mezzo pieno di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele è approdato a Fuscaldo Marina (Cs).

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il 2015 in pillole

il 2014 in pillole

il 2013 in pillole

il 2012 in pillole

Ubik e Faceboom

Faceboom di Paola Bottero sbarca a Catanzaro:
l’11 dicembre appuntamento alla Ubik

A partire dalle ore 18 e 30 la presentazione del libro sarà l’occasione per declinare insieme all’autrice il tema che si intreccia fortemente alle storie raccontate: “vivere ai tempi dei social”: dalla narrativa alla vita reale (o quasi), andata e ritorno.

2015-1211-S5-ubik-czDopo gli appuntamenti di Vibo e Reggio Calabria arriva anche a Catanzaro Faceboom, la novità narrativa di Paola Bottero per Sabbiarossa Edizioni, collana STORIE [S5]. L’appuntamento è per venerdì 11 novembre – ore 18 e 30 – alla Libreria Ubik in Via del Progresso a Catanzaro Lido, per declinare insieme all’autrice il tema che si intreccia fortemente alle storie narrate da Faceboom – “vivere ai tempi dei social”: dalla narrativa alla vita reale (o quasi), andata e ritorno.

“Quello di cui ha bisogno è il successo, in una forma o nell’altra”, scriveva Bukowski, molto prima della nascita di un mondo parallelo, quello dei social che oggi sembrano dettare i ritmi ed il senso della quotidianità del mondo occidentale. A quel pensiero il lettore ritorna ogni attimo, scorrendo una dopo l’altra le 18 “vite incatenate ai tempi dei social” con cui la narratrice ha voluto esplorare un tema che le è molto caro: la vita in assenza di amore.Vita che scorre nell’arco temporale di un anno, da gennaio a dicembre, quasi a ripercorrere tutte le stagioni possibili. Vita che scorre alternando un protagonista maschile ad uno femminile, facendo affacciare sempre nel racconto precedente il o la protagonista del racconto successivo. Diventa quasi automatico cercare di individuare, durante la lettura, la storia che seguirà. I 18 racconti sono assolutamente autonomi, possono essere letti con o senza in soluzione di continuità: il filo logico seguito da Paola Bottero ritorna sempre, anche a voler sparigliare le carte.

A leggerli con attenzione i racconti di Faceboom hanno sempre gli stessi protagonisti, che ritornano accanto ad ogni personaggio: un’Italia sempre diversa ma sempre uguale, l’ansia da social, l’assenza di amore o l’invano tentativo di comprenderne l’essenza. Uno spaccato di questa nostra società dell’apparire che ben poco spazio lascia a valori o sentimenti. E se sembra di intravederne uno spiraglio, ben presto la porta si chiude per aprire un computer, un notebook, uno smartphone. Nessuna esplosione di vita vera, una realtà che è un’implosione verso il nulla. In un inseguire sempre e ancora, con accanimento, un antidoto ad una solitudine patologica: il successo immediato. Anche se solo in forma di like.

Palermo tossica

È una Palermo inedita e terribile, quella che viene raccontata dal suo figlio Domenico Salamone, in arte Milingo Sutera. Una Palermo che fa da sfondo con la Favorita, con le corse per esistere “spada dopo spada”, con le storie tossiche che segnano l’inizio di una nuova esperienza di vita dell’esordiente Milingo Sutera. Musicista dal 1996 (oltre allo storico gruppo palermitano Airfish, dove ancora suona, ha fatto numerose esperienze in gruppi di vario genere: Mutables, Otopodo, homunculus res, radiomilingo, quindicidiciotto), dopo la pubblicazione di alcuni racconti per la rivista on line artuindenfair e di alcuni articoli per giornali palermitani come il “pubblic underground”, Domenico/Milingo esordisce come autore per sabbiarossa edizioni, la casa editrice indipendente fondata quattro anni fa dall’altra parte dello Stretto, a Reggio Calabria. La sua raccolta di racconti è stata scelta per inaugurare una nuova collana, RACCONTInTASCA, smart nel formato tascabile, forte e incisiva nei contenuti. Il libro è stato presentato in anteprima a Vibo Valentia, nel corso del TropeaFestival Leggere&Scrivere, ed ora si prepara a girare per farsi conoscere e leggere in tutta Italia. A partire proprio da Palermo.

Venerdì 6 novembre a Palermo Rodan Di Maria sarà accanto all’autore per presentare storie tossiche nella “biblio officina occupata di quartiere” booq in vicolo della Neve. Appuntamento alle ore 18 per pagare, come scrive Cristiano Montesano nella postfazione, “il debito nei confronti di tutti gli amici che se ne sono andati, mangiati e poi dimenticati da quella Palermo che nel decennio ‘85 ‘95 se la prendeva facilmente con i suoi figli più fragili”.

Sette ritratti, come quelli fatti dallo stesso autore che sono stati inseriti come cover di ogni racconto, in cui la vita dei protagonisti si fonde con la sua, spada dopo spada. Ma non solo ritratti: le sette storie tossiche sono un percorso doloroso di vita. Per non dimenticare. Durezza e dolcezza mescolate in un’unica melodia, composta di storie, personaggi (qualcuno), persone (tante, tantissime, ovunque), parole, sentimenti. Secco il linguaggio, morbidissima l’indulgenza accusatoria (e non è un ossimoro) nel raccontare quei ragazzi sbagliati e pieni di buchi, che rovistano nelle loro vene come per estirpare un dolore. Chiude la raccolta un racconto fuori serie. Il sesto senso. Una lettura futura e futuribile con cui l’autore si getta addosso tutto il disprezzo per ogni genere di dipendenza. A conti fatti, quella dalla droga non è la peggiore.

4 granelli a TF Leggere&Scrivere

Anche quest’anno sabbiarossa ED ha scelto il TropeaFestival Leggere&Scrivere come occasione per presentare, in anteprima, le novità dell’autunno. La giovane ed affermata casa editrice indipendente nata a Reggio Calabria, al suo quarto anno di vita proprio come il TF di Vibo, ha appena dato alla stampa due nuove opere di narrativa, che saranno in distribuzione nelle librerie a partire da fine ottobre, ma che saranno già acquistabili a Palazzo Gagliardi per tutta la settimana del Festival.
Si tratta di Faceboom, quinta opera di narrativa di Paola Bottero, e di storie tossiche prima opera di uno scrittore esordiente di Palermo, Domenico Salamone, che ha scelto di utilizzare lo pseudomimo con cui si è fatto conoscere come musicista: Milingo Sutera.

C1-coverGli appuntamenti di sabbiarossa ED al TropeaFestival iniziano martedì 13 ottobre alle 11, con la presentazione di un altro titolo di grande successo: ricette sognate (collana CONCAVI&CONVESSI, sabbiarossa, 2014), curato da Mara Francese, docente di Antropologia Culturale all’Università di Torino e scrittrice, che illustrerà con Erasmo Maiullari, primario al Pronto Soccorso dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, il percorso di solidarietà costruito intorno al libro. 73 disegni del piatto preferito. Ciascuno con un suo stile. Ciascuno con un suo gusto. 73 sogni che prendono la forma di salse e condimenti, antipasti, primi piatti, pizze e prodotti da forno, secondi piatti, verdure, dolci. 73 modi diversi di rappresentare il sogno negato: il cibo vietato dallo stretto regime alimentare pre e post operatorio.

I3-marchiati-cover-webGiovedì 15 ottobre alle 12 Alessandro Russo presenta in anteprima, con il giornalista Pino Toscano, quella che sarà la seconda uscita, aggiornata, del fortunatissimo Marchiati come ’ndrangheta, stampa e tv hanno inventato la nuova “calabrofobia (IMPRONTE, sabbiarossa, 2014), libro-inchiesta sugli stereotipi costruiti a tavolino per essere dati in pasto all’opinione pubblica. Alessandro Russo continua a monitorare lo stato dell’arte degli stereotipi negativi che hanno fatto da fulcro della fortunatissima prima edizione del volume. Insieme a Pino Toscano, come lui giornalista da sempre attento ai temi verso cui hanno orientato professione e ricerca continua, esplorerà gli ultimi passi verso una calabrofobia che sembra essere in crescita continua.

S5-faceboom-coverVenerdì 16 ottobre le due anteprime nazionali. Alle 11 Faceboom (collana STORIE, sabbiarossa, 2015), la narrativa spezzata dalla cancellazione dei sentimenti: Paola BotteroGiap Parini declinano le 18 vite incatente ai tempi dei social. La narrazione di Paola Bottero continua ad esplorare un tema che le è molto caro: la vita in assenza di amore. Da gennaio a dicembre la vita scorre alternando un protagonista maschile ad uno femminile. Ma i veri protagonisti di Faceboom sono sempre gli stessi: un’Italia diversa ma identica a se stessa, l’ansia da social, l’assenza di amore o l’invano tentativo di comprenderne l’essenza. Nello spaccato di questa nostra società dell’apparire che ben poco spazio lascia a valori o sentimenti, la realtà  è un’implosione verso il nulla alla ricerca di un antidoto ad una solitudine patologica: il successo immediato. Anche se solo in forma di like.
Un’altra opera originale di Caterina Luciano, “la mappa non è il territorio”, veste la copertina di questa nuova uscita, proseguendo la sinergia tra arte e parole. L’artista piemontese ha presentato, nella scorsa edizione del TropeaFestival, la sua mostra invertebrati, partita con l’opera che ha illustrato il romanzo carta vetrata di Paola Bottero.

RiT 1 storie tossicheAlle 17  inaugura al TF2015 la nuova collana narrativa di sabbiarossaED. storie tossiche (collana RACCONTInTASCA, sabbiarossa, 2015) saranno illustrate dall’autore Milingo Sutera, dalla psicologa Caterina Simoncini e da Paola BotteroSette ritratti, come quelli fatti dallo stesso autore, che è anche musicista ed artista eclettico, in cui la vita dei protagonisti si fonde con la sua, spada dopo spada. Ma non solo ritratti: le sette storie tossiche sono un percorso doloroso di vita. Per non dimenticare. Per pagare, come scrive Cristiano Montesano, “il debito nei confronti di tutti gli amici che se ne sono andati, mangiati e poi dimenticati da quella Palermo che nel decennio ‘85 ‘95 se la prendeva facilmente con i suoi figli più fragili”.
La nuova collana di sabbiarossa si presenta con un nuovo formato, più snello (11×16) e una nuova veste grafica, le cui cover sono affidate al fotografo vibonese Raffaele Montepaone.

Martedì 13 ottobre alle 20, inoltre, Nicola Gratteri presenterà il suo ultimo libro, Oro bianco (Mondadori, 2015), conversando con Paola Bottero.

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le novità dell’autunno

Un’estate di lavoro intenso, per un autunno carico di novità. Il caldo fuori dalla norma non poteva che produrre nuovi granelli di sabbiarossa, pronti a invadere le librerie e i simposi dove saranno presentati i nuovi titoli. E anche i nuovi autori, tra cui un esordiente, Milingo Sutera. Parte con lui la nuova collana di sabbiarossa edizioni, RACCONTInTASCA. Tascabilissima nel formato (11×16, con le tipiche bandelle laterali che identificano ogni nostro granello), molto meno tascabile nella forza dirompente di ogni singola pagina. La qualità non è sempre legata alla quantità. Sono pagine molto più che intense, quelle che entreranno nei tipi di SRed con la nuova veste grafica, bicolor, grazie alle immagini in rigoroso bn dello straordinario fotografo Raffaele Montepaone. Pagine dense. Racconti destinati a essere letti e riletti. E digeriti nella loro crudezza e nella loro forza assoluta. A partire dal primo, il RiT1, di un esordiente come autore, ma tutt’altro che esordiente nella sua poliedricità (suona e disegna, costruendosi giorno dopo giorno una nuova vita).

libro-pratoMilingo Sutera è palermitano, ma le sue storie tossiche non hanno barriere geografiche. Le barriere – tossiche – che troverete tra le pagine della sua raccolta di racconti contengono altre barriere: quelle che sono dentro ciascuno di noi. E non sempre riusciamo a superare.

L’autunno porterà con sé anche S5, la quinta uscita nella collana STORIE, con il nuovo lavoro di Paola Bottero. La prima raccolta di racconti, 18 vite incatenate dal titolo Faceboom. E un aggiornamento, obbligatorio, dell’ultimo uscito nella collana IMPRONTE: Alessandro Russo con il suo marchiati raccoglie ormai da un anno le testimonianze concrete di una Calabrofobia che continua a peggiorare. E sta mandando alla stampa la sua nuova impronta. Con l’arte di Caterina Luciano a vestire ogni granello delle collane nel nostro formato classico, 14×21.

Appena calerà il visto si stampi su questi tre titoli, che saranno presentati in anteprima a Vibo Valentia, durante il TropeaFestival (appuntamento dal 12 al 18 ottobre, anche con altri titoli già fortunatissimi), le nostre editor, i nostri grafici e i nostri artisti inizieranno a lavorare su altri titoli davvero interessanti, che renderanno sempre più forte la tempesta di granelli di sabbiarossa.

granelli a Torino: il XXVIII Salone Internazionale del Libro

«I libri e la mente funzionano solo se sono aperti» : così scriveva James Deward, e con questa citazione si è preparata al maggio dei libri sabbiarossaED, la  giovane casa editrice indipendente nata quasi 4 anni fa “in punta di Stretto”. Arriva il tempo di Torino, dopo l’ottima partecipazione a Gerace Libro Aperto, evento che nel pomeriggio di domenica ha presentato il primo evento organizzato dagli editori reggini, SIAMO TUTTI CLANDESTINI – la tragedia dei migranti ripercorrendo le rotte della storia [partendo dal romanzo Beltempo con l’autore Saverio Pazzano e con Stefania Grasso] e che si è chiuso con il secondo evento, INFORMAZIONE E DISINFORMAZIONE: UN CONFINE SOTTILISSIMOscartavetrando i cliché per abbattere la Calabrofobia ai tempi dell’apparenza [partendo dal romanzo Carta vetrata e dal libro-inchiesta Marchiati con gli autori Paola Bottero Alessandro Russo e con il magistrato della Dda di Reggio Calabria Antonio De Bernardo].

SalTo2015-locandinaCome ogni anno alcuni dei “granelli di sabbiarossa”, i fortunati titoli di sabbiarossa edizioni, saranno protagonisti dello stand della Regione Calabria a Torino Lingotto. Quest’anno l’appuntamento con sabbiarossa ED al XXVIII SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO è per sabato 16 maggio alle 19 [pad. 3, stand T 101], con l’evento l’urgenza di andare oltre i pregiudizi: le nuove narrazioni di sabbiarossa ED”. Un sottotitolo che disegna ulteriormente l’orizzonte di una linea editoriale ben precisa:  “la narrazione come forma di resistenza culturale e sociale”. Sarà un incontro a più voci,dalla Calabrofobia del libro inchiesta Marchiati, che racconta perché i calabresi sono bollati come “pericolosi e cattivi”, passando per l’ansia di popolarità di Demi Romeo, protagonista del romanzo Carta vetrata, per arrivare alla nuova lettura degli scafisti di oggi, passeur di ieri, e degli sbarchi dei migranti nel romanzo Beltempo: narrare la realtà per andare oltre stereotipi e pregiudizi, e trovare insieme un nuovo orizzonte.
Parteciperanno gli autori dei tre libri Alessandro Russo, Paola Bottero, Saverio Pazzano e Caterina Luciano, l’artista autrice delle cover di sabbiarossa EDIZIONI, e l’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, Patrizia Nardi.

il comunicato conclusivo dell’assessorato alla Cultura – Comune di Reggio Calabria

Si è conclusa da poco la ventottesima edizione del Salone internazionale del libro di Torino, alla quale il Comune di Reggio Calabria ha partecipato su iniziativa dell’assessorato alla Cultura insieme ai più importanti editori del territorio metropolitano. Sabbiarossa e Iiriti hanno presentato, insieme all’assessore Patrizia Nardi, alcune tra le più interessanti proposte dell’affollato stand della Regione Calabria, che quest’anno ha sperimentato in una location tanto sobria quanto elegante un modo diverso di promuovere la cultura editoriale calabrese.

L’ente regionale, per l’edizione 2015 della prestigiosa manifestazione culturale, ha deciso di incentrare il programma sulla presentazione delle case editrici calabresi e degli autori attraverso numerosi eventi promozionali.

“Il Salone del libro – ha affermato Patrizia Nardi – non può e non deve essere pensato solo come fatto commerciale, ma come occasione della promozione e soprattutto della relazione, che favorisce il confronto e le prospettive di crescita personale, professionale ed imprenditoriale. La presenza di piccole e medie case editrici del nostro territorio, con proposte talmente accattivanti da riempire la conference room dello stand regionale, credo possa essere di grande stimolo per misurarsi con un mondo in rapidissima evoluzione e soprattutto con un’ Europa che guarda con molto favore alla circolazione della letteratura e della lettura come strumento di integrazione a salvaguardia della diversità culturale e linguistica”.

“A Torino – ha continuato l’assessore alla Cultura – abbiamo ragionato con un pubblico attento ed interessato su stereotipi, calabrofobia e giornalismo diversamente etico insieme ad Alessandro Russo e Paola Bottero. Con Saverio Pazzano abbiamo discusso di migranti e di Mediterraneo, con Pasquale Faenza e Stefano Mileto abbiamo parlato di bergamotto, l’oro ‘verde’ di Reggio. Ci siamo confrontati su una possibile rete di condivisione tra editori, istituzioni, scuole e università del territorio metropolitano, finalizzata ad un progetto culturale che aiuti lo sviluppo, la promozione e la comprensione del territorio. Tutti gli incontri hanno dato corpo alla certezza che il cambiamento è già in corso. Il mio grazie alla Regione Calabria per l’opportunità che ci ha dato e agli editori che hanno partecipato all’iniziativa”.

il battesimo di Beltempo

Dopo l’anteprima alla III edizione del TropeaFestival Leggere&Scrivere, arriva la prima presentazione ufficiale, il battesimo del nuovo romanzo di Saverio Pazzano, Beltempo, pubblicato nella collana di narrativa di SABBIAROSSA, Storie. E non poteva che essere a Reggio Calabria, dove l’autore è nato, vive e lavora. Accanto a lui, nella sala della Provincia di Reggio Calabria, alle 17 di venerdì 14 novembre 2014, ci saranno l’antropologo e scrittore Vito Teti, la giornalista e scrittrice Paola Bottero, l’attivista di CortoCircuitoLab Laura Cirella. L’attore Lorenzo Praticò leggerà alcuni brani del libro.

l’autore

Trentacinquenne, docente oltre che scrittore, Saverio Pazzano ha fatto dell’impegno sociale un modus vivendi. Tra le tantissime attività di volontariato si ricorda l’Associazione Maestri di Speranza, formata “da donne e uomini che credono nell’enorme importanza che l’istruzione, la formazione, la cultura hanno nei percorsi di emancipazione e liberazione dei popoli, nella gestione pacifica dei conflitti, nella promozione dei diritti umani, nella realizzazione di uno sviluppo sostenibile, nella creazione di un mondo giusto per tutti”. E di emergenze sociali, della necessità di stare accanto ai più deboli, Saverio scrive da qualche anno: alcuni suoi racconti sono stati pubblicati in Racconti del Sud e Senza Zucchero; con la raccolta di racconti Lo Stretto di paglia ha vinto il premio Anassilaos Opera PrimaBeltempo è il suo secondo romanzo, che segue La corsa dell’ultima estate, pubblicato nel 2011.

il romanzo

Il romanzo presentato da SABBIAROSSA parte da un tema attualissimo, gli sbarchi dei migranti, per ribaltarne la lettura superficiale che viene troppo spesso fatta dai media nazionali. Così, accanto a una donna, un bambino e un vecchio che “intrecciano le loro vite davanti ad un barcone che rantola come un animale e muore davanti alla spiaggia, disperde vittime migranti, carne clandestina che porta denaro ai trafficanti di uomini”, compaiono altri due protagonisti: l’amore e uno scafista, che ripercorre gli stessi passi di un passeur, “una storia antica che odora di rifugi e brigate partigiane, di montagna e di Alpi che ha percorso avanti e indietro, decine di volte, attraverso i passaggi nascosti, per andare ad arricchire il numero dei clandestini in terra di Francia”.

In mezzo a loro il tempo avvita il passato e il presente, emigrazioni di ieri e di oggi, e convoca con l’urgenza delle scelte importanti. Elisa, Nino e il Vecchio stanno lì, presenti alla storia: “non è coraggio il loro, ma vita che non può sottrarsi alla libertà. Davanti al barcone venuto a morire alla spiaggia, con il suo carico di gente migrante, fare ciò che va fatto significa resistere. Questa è una storia di naufragi, dentro cui si agita Beltempo: una promessa di sole sotto i grandi cieli di Sud”.

sabbiarossa si fa in 4 per il TropeaFestival

Una mostra d’arte, un’anteprima nazionale e due approfondimenti: sono quattro gli eventi organizzati da sabbiarossaED al TropeaFestival leggere&scrivere che inizierà martedì prossimo, 21 ottobre. La giovane casa editrice indipendente reggina, che ha appena compiuto tre anni, declinerà, all’interno di Palazzo Gagliardi, la #CalabriaOLTRE.

#volano-Vibo-2Si inizia con #CalabriaOLTRE gli invertebrati, l’esposizione dell’artista Caterina Luciano #vivonoTRAnoi [dagli invertebrati agli irresponsabili A/R], curata dal gallerista Luciano Pesce (artspace BeCause di Lamezia Terme): i 33 invertebrati e i 2 irresponsabili, che denunciano un mondo sempre più regolato dall’apparenza, saranno visitabili da martedì a domenica nell’area dedicata alle esposizioni. Caterina Luciano espone e sperimenta da oltre 20 anni in giro per il mondo. I suoi lavori si sono intrecciati a doppio filo con sabbiarossa ED: realizza le opere d’arte che diventano le cover di ogni libro.
Mercoledì 22 ottobre alle 11 sarà la volta di #CalabriaOLTRE gli sbarchi. La scelta di riservare al TropeaFestival l’anteprima nazionale del romanzo Beltempo di Saverio Pazzano nasce dalla volontà di partire dalla narrativa per trattare un tema sempre più urgente e quotidiano. “Questa è una storia di naufragi, dentro cui si agita Beltempo: una promessa di sole sotto i grandi cieli di Sud”, si legge nella quarta di copertina. Una promessa di cui parleranno, con l’autore, il sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi e la coordinatrice di Libera Cs Sabrina Garofalo,
Il giorno successivo, giovedì 23 ottobre alle 17, la terza declinazione: #CalabriaOLTRE l’eutanasia dell’informazione. Partendo dal romanzo carta vetrata di Paola Bottero – e dalla mostra personale di Caterina Luciano, che genera proprio dall’opera realizzata per la cover, “invertebrati” – dialogo a più voci su giornalismo e informazione, per allontanarsi dal modello Demi Romeo, protagonista capace di trasformare l’apparenza in sostanza, e cercare un nuovo modo di creare e divulgare le notizie. Con l’autrice, i giornalisti Luciano Regolo e Riccardo Giacoia ed il sociologo Giap Parini.
La quaterna di sabbiarossaED chiude sabato 25 ottobre alle 12 con #CalabriaOLTRE il pregiudizio. Si parte dal fortunatissimo libro-inchiesta Marchiati – come ’ndrangheta, stampa e tv hanno inventato la nuova “calabrofobia” – di Alessandro Russo sugli stereotipi costruiti a tavolino per essere dati in pasto all’opinione pubblica, racconto in parallelo di come la ’ndrangheta stia uccidendo il futuro di un popolo e di come stampa e tv nazionali alimentino il pregiudizio, marchiando a fuoco ogni calabrese, come si fa con il bestiame o con una stirpe maledetta. L’autore cercherà di scoprire le radici che trasformano i pregiudizi in dati di fatto, mistificando la realtà e creando fobie sempre più difficili da estirpare con i giornalisti Giovanna Casadio e Antonello Caporale e con l’attivista lgbt Vanni Piccolo.

Il calendario degli appuntamenti di sabbiarossaED, le specifiche sulle novità in uscita e sugli eventi organizzati in giro per l’Italia, i link diretti a ogni titolo e ogni approfondimento relativo ai primi tre anni di vita della casa editrice sono on line all’indirizzo sabbiarossa.com, sito in cui viene spiegato il senso di ogni “granello di sabbiarossaED”, con la citazione di Norberto Bobbio: “Qualche volta è accaduto che un granello di sabbia sollevato dal vento abbia fermato una macchina. Anche se ci fosse un miliardesimo di miliardesimo di probabilità che il granello, sollevato dal vento, vada a finire nel più delicato degli ingranaggi per arrestarne il movimento, la macchina che stiamo costruendo è troppo mostruosa perché non valga la pena di sfidare il destino”.

Carta Vetrata e Marchiati a Taormina

A Taormina, per sabbiarossa Edizioni, presenteranno rispettivamente Carta vetrata e Marchiati, i loro due ultimi libri. Forti, veri, frutto di un’impietosa analisi di un territorio massacrato dalla ‘ndrangheta ma al contempo ricco di associazioni e singoli cittadini che manifestano, in vari modi, il loro dissenso e la loro speranza, la voglia di legalità e “normalità” che anima la maggior parte della società calabrese che non vuole più essere ostaggio delle ‘ndrine

Paola Bottero e Alessandro Russo. Un’accoppiata vincente protagonista all’Excelsior Palace Hotel giovedì 16 ottobre, alle ore 18.30, del salotto letterario condotto da Milena Privitera per “Spazio al Sud”, la rassegna culturale ideata ed organizzata da maggio a dicembre 2014 dall’associazione “Arte & Cultura a Taormina”, presieduta da MariaTeresa Papale, patrocinata dal Comune di Taormina, Taormina Arte, Associazione Imprenditori per Taormina e sponsorizzata dall’Associazione Albergatori di Taormina, il Metropole Taormina Maison d’Hôtes ed Ottica Fiumara. Perché giornalisti, scrittori – e da un paio d’anni anche editori – Paola Bottero e Alessandro Russo sono uniti nella vita, nel lavoro e nella denunzia contro ‘ndrangheta e ‘ndrine per una Calabria migliore: raccontare per cambiare il clima diffusamente “pesante” che si respira in fondo allo Stivale, una terra bellissima ma sfregiata dalla criminalità diffusa, è diventato la loro quotidianità ed il loro fine.

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A Taormina, per sabbiarossa Edizioni, presenteranno rispettivamente Carta vetrata e Marchiati, i loro due ultimi libri. Forti, veri, frutto di un’impietosa analisi di un territorio massacrato dalla ‘ndrangheta ma al contempo ricco di associazioni e singoli cittadini che manifestano, in vari modi, il loro dissenso e la loro speranza, la voglia di legalità e “normalità” che anima la maggior parte della società calabrese che non vuole più essere ostaggio delle ‘ndrine. La descrizione lucida e feroce della società calabrese di questi anni e la mancanza di qualsiasi giudizio “preconfezionato” rendono la lettura di entrambi i testi intensa, empatica, consapevole.

La Bottero, giornalista e scrittrice piemontese, dopo un’intensa attività professionale come esperta di comunicazione e di sviluppo strategico che l’ha vista collaborare con Istituzioni nazionali e locali, ha fatto della Calabria la sua terra d’adozione, e da anni si batte con il suo sguardo “del Nord”, libero da condizionamenti, con i suoi scritti e la sua attività perché le cose cambino in una regione di cui è visibilmente innamorata, “bellissima e maledetta”. Una sorta di “guerriera” della “buona vita” calabrese che con penna e computer alla mano lotta contro la presenza soffocante e violenta della “malavita”. Raccontando la storia di Ciccio Inzitari, ennesima vittima innocente – ad appena diciotto anni – della ’ndrangheta calabrese in Bianco come la vaniglia (presentato da “Arte&Cultura” nel novembre 2012). Denunziando i poteri forti della Calabria in Ius sanguinis. Immaginando nel fanta-noir ‘Ndranghetown l’unione mafiosa delle due sponde dello Stretto grazie alla costruzione del Ponte. Firmando con Alessandro Russo il diario Senza targa, viaggio nella “buonavita” della Calabria e, sempre con Russo ed altri, il libro-inchiesta La ‘ndrangheta davanti all’altare, prima raccolta organica sui rapporti tra Chiesa e mafia in Calabria. Fondando, con Alessandro Russo ed alcuni colleghi giornalisti, l’organo di informazione on line Scirocco news e la casa editrice Sabbia Rossa. In questo suo quarto romanzo, Carta vetrata, un noir “calabro” che ha come protagonista Demetrio Romeo, giornalista tanto “accomodante” al punto da scendere a patti e compromessi con chi può fargli comodo in nome di una vita agiata e di successo, Paola Bottero racconta le dinamiche del mondo dell’informazione che non è fatto solo di passione e dedizione ma si rivela un mondo fatto di ambizioni smodate e vuota superficialità assurta a sostanza, un “grande circo mediatico” in cui tutti diventano pedine di un sistema basato sull’audience, sulla spettacolarizzazione, sull’apparire a tutti i costi.

Anche Alessandro Russo, dopo le numerose esperienze politiche maturate nei movimenti giovanili e per oltre 15 anni caporedattore centrale del Quotidiano della Calabria, prima di dimettersi per ritornare all’impegno in prima linea, punta il dito contro il mondo dell’informazione e le sue patologie nel suo Marchiati. Una sorta di amara “rassegna stampa” della raffigurazione mediatica della Calabria e dei calabresi, dagli anni ’80 ad oggi, farcita di luoghi comuni, semplificazioni, accostamenti impropri fatta da giornalisti superficiali che alla verità ed alla sua ricerca hanno preferito una sua rappresentazione di maniera. Un lungo elenco che parte dall’infelice incipit dell’aprile 2013 della cronista del Tg La7 – “La ‘ndrangheta non c’entra nonostante le origini calabresi dell’uomo…” – con cui la giornalista raccontava della sparatoria compiuta da Luigi Preiti contro alcuni carabinieri in servizio davanti a Palazzo Chigi, e che minuziosamente dà conto dei giudizi frettolosi, negativi, indiscriminati sulla Calabria e sui calabresi, costruiti a tavolino dagli operatori dell’informazione sulla base di una sorta di iconografia necessariamente ‘ndranghetista; giudizi che hanno marchiato in maniera quasi indelebile una terra ed un popolo “come si fa con il bestiame o con una stirpe maledetta”. Ma il libro di Russo non è solo un “J’accuse” verso una certa rappresentazione mediatica della Calabria: è anche un racconto, orgoglioso, di quella Calabria vera, bella e pulita e di quei Calabresi che, lontano dagli spot delle vetrine mediatiche, “resistono”, cercando di riappropriarsi della propria terra e rendendole onore col fare, giorno per giorno, il proprio dovere: notizie di una realtà positiva e portatrice di speranza per il futuro della regione che i giornalisti calabresi dovrebbero cominciare a “far passare” più frequentemente nel panorama dell’informazione, nazionale e non.

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Sabbiarossa Edizioni sarà presente al Bordighera Book Festival dal 4 al 6 settembre con un proprio stand e con due titoli dal forte impatto: Carta vetrata di Paola Bottero e Marchiati di Alessandro Russo. La giovane casa editrice calabrese indipendente – che in poco tempo si è affermata sulla scia di un progetto che coniuga le tematiche del riscatto civile e culturale con quelle dell’affermazione dei valori di giustizia e legalità – propone un romanzo e un saggio-inchiesta che sezionano in modo crudo e irriverente il mondo dei media e dell’informazione: un mondo che diventa un caleidoscopio dietro il quale la notizia è al servizio dell’apparenza, le persone diventano personaggi e l’abuso strumentale di luoghi comuni alimenta il pregiudizio verso un popolo.

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Si parte venerdì 5 settembre alle ore 16 e 30 al Buga Buga di Corso Italia, dove Lorenza Rapini presenterà con l’autore, Alessandro Russo, “marchiati – come ’ndrangheta, stampa e tv hanno inventato la nuova “calabrofobia”. Un libro-inchiesta sugli stereotipi costruiti a tavolino per essere dati in pasto all’opinione pubblica. Il racconto in parallelo di come la ’ndrangheta stia uccidendo il futuro di un popolo e di come stampa e tv nazionali alimentino il pregiudizio, marchiando a fuoco ogni calabrese, come si fa con il bestiame o con una stirpe maledetta. L‘autore si chiede: come si è arrivati al punto che il termine “calabrese” risuoni quasi come una minaccia, portando con sé qualcosa di sinistro? O che la Calabria sia immaginata come una selva oscura? L’ultimo decennio di storia giornalistica parla chiaro. Mentre lo Stato combatte una dura guerra contro la ’ndrangheta, mentre un popolo paga il dazio di essere nato in una terra dove vivere con dignità e onestà porta in sé il rischio di morire per mano armata, succede che si confondano vittime e carnefici. Succede che calabrese sia uguale a ’ndranghetista, come se la violenza fosse una tara genetica di chi nasce in questa terra. Succede che la ’ndrangheta uccida persone e libertà, i giornali e le tv trasformino un pezzo di verità in una verità stereotipata che narra una Calabria con la lupara nel cervello.

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Si continua sabato 6 settembre alle ore 18 allo Chez Louis di Corso Italia, dove Giovanni Choukhadarian presenterà “carta vetrata” di Paola Bottero. Una presentazione concepita come un vero e proprio evento, con esposizione delle cartevetrate di Caterina Luciano e musica dal vivo, dal più antico degli strumenti – con un trio di digderidoo, sotto la regia di Luigi De Falco [Gigi, Patrizia, Enzone] e con le percussioni di Massimo – al più nuovo: l’hang [Sandro, Loris], base perfetta per il reading. “Carta vetrata” attraversa i confini labili del giornalismo in un mondo in cui i comprimari e il giovane protagonista, Demetrio Romeo, corrono senza fermarsi mai, cercando il proprio spazio in un mondo dove notizie, azioni, idee, personaggi sono usa e getta. Partendo da Reggio Calabria e arrivando fino a Roma, “carta vetrata” toglie il velo a un mondo che non è fatto solo di passione e dedizione, ma nasconde sotto il tappeto ambizioni smodate e il vuoto di una superficialità trasformata in sostanza. Dove l’unica verità è la finzione. Lo spunto è un rapimento in una terra impastata di ‘ndrangheta. La suspense entra nel circo mediatico sempre alla ricerca di nuove storie da dare in pasto all’opinione pubblica, in una corsa contro il tempo che non basta mai, per raggiungere la notorietà. “Carta vetrata” è lo specchio di un mondo in cui nasce e si consuma il nuovo traguardo della società globale: la spettacolarizzazione televisiva come unico orizzonte per essere. Che è apparire, a qualunque costo. Ritmo accelerato, in un crescendo che porta all’apnea, guardando dal di dentro la camera stagna che costruisce, giorno dopo giorno, una realtà parallela. Quella mediatica.

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