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bianco come la vaniglia

bianco come la vaniglia

Paola Bottero
romanzo

collana STORIE [S1], Rc, SABBIAROSSA
I ED ottobre 2011| ristampa settembre 2012
ISBN 9788897656005 | Facebook
208 pagine | 12 € | formato 14×21 rilegato, brossura

opera originale di copertina “Francesco”, 20×30
collage, pastelli e matite a secco su carta 
di Caterina Luciano


L’ho giurato mentre lo scrivevo. Ho continuato a giurarlo mentre andava in stampa. Lo giuro ora, che si è trasformato in un libro reperibile in libreria: non scriverò mai più nulla del genere. Mi ha fatto male, questo romanzo. Un male che è rimasto dentro, che non sono riuscita ad espellere del tutto con la fine del libro. Un male dovuto. Un male sentito. Un male rabbioso. Ora è troppo vivo, quel male, per poter approfondire. Ora è troppo presto. Temo che lo sarà sempre, troppo presto. E troppo tardi.

Bianco come la vaniglia è una storia di vita, raccontata da ciò che di più inanimato possa esistere: un televisore. In un mondo umano che ha perso umanità, un elettrodomestico ha la capacità di capire, registrare, narrare.

Francesco è un ragazzo diciottenne figlio di Calabria. Puro, pulito, carico di vita e di sogni. Francesco è l’ennesima vittima innocente della ’ndrangheta, ma questo romanzo non parla e non vuole parlare di mafie né di sangue. Il racconto della vita di Francesco è un’urgenza per andare oltre la cronaca nera e giudiziaria e restituire alla memoria un fratello, un figlio, un amico, il suo sorriso e la sua gioia di vivere che sono l’unica vera realtà da non dimenticare.

La storia che vi voglio raccontare inizia a fine luglio e termina il cinque dicembre di due anni dopo. È la sua storia. È la mia storia. È la nostra storia.
Tramite una voce narrante insolita e apparentemente fredda, ma in realtà partecipe osservatrice delle cose e delle emozioni, il racconto di bianco come la vaniglia si snoda attraverso i due anni, quattro mesi e quindici giorni scelti come blocco temporale dalla scrittrice.