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il Pogrom della Continassa

il Pogrom della Continassa

Carla Osella e Mara Francese

collana TRACCE [T1], Rc, SABBIAROSSA
I ED dicembre 2012 | ristampa marzo 2013
ISBN 9788897656043 | Facebook
152 pagine (con tavole interne a colori) | € 16
formato 14×21 rilegato, brossura

opera originale di copertina
diorama di foto, biro su cartoncini e sabbia 
di Caterina Luciano


Qui alla “Continassa II” il mondo fuori è lontano, i problemi sono il freddo e il mangiare. Anche oggi ci si prepara per pranzo, non c’è musica, la tristezza degli avvenimenti dei giorni precedenti segna i cuori.
«Abbiamo rischiato di morire, abbiamo avuto tanta paura» spiega l’anziana Romnì, mentre con maestria gira le salsicce sulla grande padella. «Eppure qui non davamo fastidio a nessuno, il mattino andiamo in città a chiedere la carità, i nostri uomini fanno qualche lavoretto in nero e poi torniamo al pomeriggio…».
Poco distante si vede imponente il nuovo stadio della Juventus, con il Centro Commerciale. Su questo terreno la società calcistica dovrebbe costruire gli uffici del Club. Quando succederà verranno smantellate anche queste baracche che oggi sono per loro la sicurezza, e dovranno andarsene per forza. Spiego che l’area sarà trasferita e dovranno andarsene.

Quattro occhi e quattro mani. Con un effetto moltiplicatore, per raccontare la storia dei margini ai margini: i Rom di Torino e, con loro, il Pogrom della Continassa. Partendo dai racconti di vita quotidiana di alcuni Rom, passando per la cronaca di fine 2011, quando le bugie di una sedicenne, capace di mentire su una presunta violenza subita da due “zingari”, hanno acceso i roghi della Continassa, si arriva alla percezione dei bambini rispetto a scelte di vita che non sono nostre, ma ci appartengono.

Il Pogrom della Continassa non è solo un racconto o una denuncia: è soprattutto l’urgenza di urlare come sono andate le cose. Per non dimenticare.