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Faceboom a Gioiosa Jonica (Rc): la multiforme libertà di espressione

Sabato 2 aprile alle ore 9 e 30 con la presenza degli Alunni, Docenti e Dirigenti dell’Istituto Tecnico per il Turismo Marina di Gioiosa Jonica e del Liceo Scientifico sede distaccata di Gioiosa, nella rinnovata sala dell’Auditorium Comunale, centro di aggregazione giovanile, si parlerà di alcune tematiche riguardanti i giovani dell’ultimo “millennio” nell’iniziativa organizzata dal Club per l’UNESCO di Gioiosa Jonica. Al convegno sarà presente il Magistrato Dott. Antonio De Bernardo Sostituto Procuratore della Repubblica.

Questa iniziativa è nata per parlare ai giovani che sono i protagonisti del cambiamento di cui alcuni di loro sono anche “vittime”. Le “vite incatenate ai tempi dei social” raccontate da Paola Bottero, giornalista, esperta di comunicazione pubblica e strategica, narratrice, editrice. Piemontese di origine, romana per scelta, calabrese d’adozione, nell’ultimo libro ha voluto esplorare un tema che le è molto caro: la vita in assenza di amore. Vita che scorre nell’arco temporale di un anno, da gennaio a dicembre, quasi a ripercorrere tutte le stagioni possibili. Vita che scorre alternando un protagonista maschile a uno femminile, facendo affacciare sempre nel racconto precedente il o la protagonista del racconto successivo. Diventa quasi automatico cercare di individuare, durante la lettura, la storia che seguirà. I diciotto racconti sono assolutamente autonomi, possono essere letti con o senza in soluzione di continuità: il filo logico seguito da Paola Bottero ritorna sempre, anche a voler sparigliare le carte.

s5-locandina-gioiosaA leggerli con attenzione i racconti di Faceboom (opera originale di copertina “la mappa non è il territorio”, 20×30 collage, pastelli e matite su carta di Caterina Luciano), hanno sempre gli stessi protagonisti, che ritornano accanto ad ogni personaggio: un’Italia sempre diversa ma sempre uguale, l’ansia da social, l’assenza di amore o l’invano tentativo di comprenderne l’essenza. Uno spaccato di questa nostra società dell’apparire che ben poco spazio lascia a valori o sentimenti. E se sembra di intravederne uno spiraglio, ben presto la porta si chiude per aprire un computer, un notebook, uno smartphone. Nessuna esplosione di vita vera, una realtà che è un’implosione verso il nulla. In un inseguire sempre e ancora, con accanimento, un antidoto a una solitudine patologica: il successo immediato. Anche se solo in forma di like.

Durante la “giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne” (che l’UNESCO ricorda il 25 novembre) realizzata dall’allora Comitato Promotore per il Club per l’UNESCO di Gioiosa Jonica in data 23 novembre 2015, alcuni alunni hanno prodotto pregevoli elaborati scritti, recitati e interpretati. Tale iniziativa è stata volutamente associata alla presentazione del libroFaceboom di Paola Bottero ritenendo doveroso riconoscere agli studenti il merito di avere saputo trasmettere in modo empatico la loro libertà d’espressione in tematiche (purtroppo) d’attualità; nonostante le problematiche dovute alla loro crescita oggi, non più governata dai valori di un tempo, ma da uno strumento elettronico che si è impossessato della loro felicità rendendoli, in gran maggioranza, tristi e poco sensibili, si è scelto di fare “tesoro” della presenza dei ragazzi per discutere, proprio attraverso questo libro, di problematiche sociali importanti.
Quasi obbligatoria la decisione di far coincidere i due momenti, uniti da un’antitetica polarità.
Infatti, Paola Bottero nella sua ultima opera narrativa esplora un male di questa nostra società, che potrebbe essere riassunto come la scelta di rappresentare la propria vita, abusando dei social network, piuttosto che viverla. Oltre l’Autrice, l’Editore e le presenze Istituzionali con la partecipazione di Federica Roccisano Assessore alla Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili della Regione Calabria, parteciperanno all’iniziativa i referenti dell’Associazione “Astarte” di Catanzaro che ha collaborato alla precedente realizzazione del 23 novembre u.s. Alla manifestazione prenderà parte un relatore che certamente arricchirà ulteriormente gli studenti offrendo loro l’opportunità di porre domande e/o approfondimenti all’Autrice.

La parte riguardante la premiazione degli studenti sarà presentata dalla Dott.ssa Maria Rita Mallamaci vice Presidente Nazionale del Sociologi Italiani (ASI). Il riconoscimento sarà conferito agli alunni all’epoca protagonisti per il modo empatico con il quale sono riusciti a coinvolgere il pubblico attraverso l’efficacia degli interventi e il profondo pensiero di condanna verso una delle più atroci piaghe di questo secolo ovvero, il “femminicidio”.

— dal Club Unesco Gioiosa Jonica (Rc)

Ubik e Faceboom

Faceboom di Paola Bottero sbarca a Catanzaro:
l’11 dicembre appuntamento alla Ubik

A partire dalle ore 18 e 30 la presentazione del libro sarà l’occasione per declinare insieme all’autrice il tema che si intreccia fortemente alle storie raccontate: “vivere ai tempi dei social”: dalla narrativa alla vita reale (o quasi), andata e ritorno.

2015-1211-S5-ubik-czDopo gli appuntamenti di Vibo e Reggio Calabria arriva anche a Catanzaro Faceboom, la novità narrativa di Paola Bottero per Sabbiarossa Edizioni, collana STORIE [S5]. L’appuntamento è per venerdì 11 novembre – ore 18 e 30 – alla Libreria Ubik in Via del Progresso a Catanzaro Lido, per declinare insieme all’autrice il tema che si intreccia fortemente alle storie narrate da Faceboom – “vivere ai tempi dei social”: dalla narrativa alla vita reale (o quasi), andata e ritorno.

“Quello di cui ha bisogno è il successo, in una forma o nell’altra”, scriveva Bukowski, molto prima della nascita di un mondo parallelo, quello dei social che oggi sembrano dettare i ritmi ed il senso della quotidianità del mondo occidentale. A quel pensiero il lettore ritorna ogni attimo, scorrendo una dopo l’altra le 18 “vite incatenate ai tempi dei social” con cui la narratrice ha voluto esplorare un tema che le è molto caro: la vita in assenza di amore.Vita che scorre nell’arco temporale di un anno, da gennaio a dicembre, quasi a ripercorrere tutte le stagioni possibili. Vita che scorre alternando un protagonista maschile ad uno femminile, facendo affacciare sempre nel racconto precedente il o la protagonista del racconto successivo. Diventa quasi automatico cercare di individuare, durante la lettura, la storia che seguirà. I 18 racconti sono assolutamente autonomi, possono essere letti con o senza in soluzione di continuità: il filo logico seguito da Paola Bottero ritorna sempre, anche a voler sparigliare le carte.

A leggerli con attenzione i racconti di Faceboom hanno sempre gli stessi protagonisti, che ritornano accanto ad ogni personaggio: un’Italia sempre diversa ma sempre uguale, l’ansia da social, l’assenza di amore o l’invano tentativo di comprenderne l’essenza. Uno spaccato di questa nostra società dell’apparire che ben poco spazio lascia a valori o sentimenti. E se sembra di intravederne uno spiraglio, ben presto la porta si chiude per aprire un computer, un notebook, uno smartphone. Nessuna esplosione di vita vera, una realtà che è un’implosione verso il nulla. In un inseguire sempre e ancora, con accanimento, un antidoto ad una solitudine patologica: il successo immediato. Anche se solo in forma di like.

Palermo tossica

È una Palermo inedita e terribile, quella che viene raccontata dal suo figlio Domenico Salamone, in arte Milingo Sutera. Una Palermo che fa da sfondo con la Favorita, con le corse per esistere “spada dopo spada”, con le storie tossiche che segnano l’inizio di una nuova esperienza di vita dell’esordiente Milingo Sutera. Musicista dal 1996 (oltre allo storico gruppo palermitano Airfish, dove ancora suona, ha fatto numerose esperienze in gruppi di vario genere: Mutables, Otopodo, homunculus res, radiomilingo, quindicidiciotto), dopo la pubblicazione di alcuni racconti per la rivista on line artuindenfair e di alcuni articoli per giornali palermitani come il “pubblic underground”, Domenico/Milingo esordisce come autore per sabbiarossa edizioni, la casa editrice indipendente fondata quattro anni fa dall’altra parte dello Stretto, a Reggio Calabria. La sua raccolta di racconti è stata scelta per inaugurare una nuova collana, RACCONTInTASCA, smart nel formato tascabile, forte e incisiva nei contenuti. Il libro è stato presentato in anteprima a Vibo Valentia, nel corso del TropeaFestival Leggere&Scrivere, ed ora si prepara a girare per farsi conoscere e leggere in tutta Italia. A partire proprio da Palermo.

Venerdì 6 novembre a Palermo Rodan Di Maria sarà accanto all’autore per presentare storie tossiche nella “biblio officina occupata di quartiere” booq in vicolo della Neve. Appuntamento alle ore 18 per pagare, come scrive Cristiano Montesano nella postfazione, “il debito nei confronti di tutti gli amici che se ne sono andati, mangiati e poi dimenticati da quella Palermo che nel decennio ‘85 ‘95 se la prendeva facilmente con i suoi figli più fragili”.

Sette ritratti, come quelli fatti dallo stesso autore che sono stati inseriti come cover di ogni racconto, in cui la vita dei protagonisti si fonde con la sua, spada dopo spada. Ma non solo ritratti: le sette storie tossiche sono un percorso doloroso di vita. Per non dimenticare. Durezza e dolcezza mescolate in un’unica melodia, composta di storie, personaggi (qualcuno), persone (tante, tantissime, ovunque), parole, sentimenti. Secco il linguaggio, morbidissima l’indulgenza accusatoria (e non è un ossimoro) nel raccontare quei ragazzi sbagliati e pieni di buchi, che rovistano nelle loro vene come per estirpare un dolore. Chiude la raccolta un racconto fuori serie. Il sesto senso. Una lettura futura e futuribile con cui l’autore si getta addosso tutto il disprezzo per ogni genere di dipendenza. A conti fatti, quella dalla droga non è la peggiore.

le novità dell’autunno

Un’estate di lavoro intenso, per un autunno carico di novità. Il caldo fuori dalla norma non poteva che produrre nuovi granelli di sabbiarossa, pronti a invadere le librerie e i simposi dove saranno presentati i nuovi titoli. E anche i nuovi autori, tra cui un esordiente, Milingo Sutera. Parte con lui la nuova collana di sabbiarossa edizioni, RACCONTInTASCA. Tascabilissima nel formato (11×16, con le tipiche bandelle laterali che identificano ogni nostro granello), molto meno tascabile nella forza dirompente di ogni singola pagina. La qualità non è sempre legata alla quantità. Sono pagine molto più che intense, quelle che entreranno nei tipi di SRed con la nuova veste grafica, bicolor, grazie alle immagini in rigoroso bn dello straordinario fotografo Raffaele Montepaone. Pagine dense. Racconti destinati a essere letti e riletti. E digeriti nella loro crudezza e nella loro forza assoluta. A partire dal primo, il RiT1, di un esordiente come autore, ma tutt’altro che esordiente nella sua poliedricità (suona e disegna, costruendosi giorno dopo giorno una nuova vita).

libro-pratoMilingo Sutera è palermitano, ma le sue storie tossiche non hanno barriere geografiche. Le barriere – tossiche – che troverete tra le pagine della sua raccolta di racconti contengono altre barriere: quelle che sono dentro ciascuno di noi. E non sempre riusciamo a superare.

L’autunno porterà con sé anche S5, la quinta uscita nella collana STORIE, con il nuovo lavoro di Paola Bottero. La prima raccolta di racconti, 18 vite incatenate dal titolo Faceboom. E un aggiornamento, obbligatorio, dell’ultimo uscito nella collana IMPRONTE: Alessandro Russo con il suo marchiati raccoglie ormai da un anno le testimonianze concrete di una Calabrofobia che continua a peggiorare. E sta mandando alla stampa la sua nuova impronta. Con l’arte di Caterina Luciano a vestire ogni granello delle collane nel nostro formato classico, 14×21.

Appena calerà il visto si stampi su questi tre titoli, che saranno presentati in anteprima a Vibo Valentia, durante il TropeaFestival (appuntamento dal 12 al 18 ottobre, anche con altri titoli già fortunatissimi), le nostre editor, i nostri grafici e i nostri artisti inizieranno a lavorare su altri titoli davvero interessanti, che renderanno sempre più forte la tempesta di granelli di sabbiarossa.

granelli a Torino: il XXVIII Salone Internazionale del Libro

«I libri e la mente funzionano solo se sono aperti» : così scriveva James Deward, e con questa citazione si è preparata al maggio dei libri sabbiarossaED, la  giovane casa editrice indipendente nata quasi 4 anni fa “in punta di Stretto”. Arriva il tempo di Torino, dopo l’ottima partecipazione a Gerace Libro Aperto, evento che nel pomeriggio di domenica ha presentato il primo evento organizzato dagli editori reggini, SIAMO TUTTI CLANDESTINI – la tragedia dei migranti ripercorrendo le rotte della storia [partendo dal romanzo Beltempo con l’autore Saverio Pazzano e con Stefania Grasso] e che si è chiuso con il secondo evento, INFORMAZIONE E DISINFORMAZIONE: UN CONFINE SOTTILISSIMOscartavetrando i cliché per abbattere la Calabrofobia ai tempi dell’apparenza [partendo dal romanzo Carta vetrata e dal libro-inchiesta Marchiati con gli autori Paola Bottero Alessandro Russo e con il magistrato della Dda di Reggio Calabria Antonio De Bernardo].

SalTo2015-locandinaCome ogni anno alcuni dei “granelli di sabbiarossa”, i fortunati titoli di sabbiarossa edizioni, saranno protagonisti dello stand della Regione Calabria a Torino Lingotto. Quest’anno l’appuntamento con sabbiarossa ED al XXVIII SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO è per sabato 16 maggio alle 19 [pad. 3, stand T 101], con l’evento l’urgenza di andare oltre i pregiudizi: le nuove narrazioni di sabbiarossa ED”. Un sottotitolo che disegna ulteriormente l’orizzonte di una linea editoriale ben precisa:  “la narrazione come forma di resistenza culturale e sociale”. Sarà un incontro a più voci,dalla Calabrofobia del libro inchiesta Marchiati, che racconta perché i calabresi sono bollati come “pericolosi e cattivi”, passando per l’ansia di popolarità di Demi Romeo, protagonista del romanzo Carta vetrata, per arrivare alla nuova lettura degli scafisti di oggi, passeur di ieri, e degli sbarchi dei migranti nel romanzo Beltempo: narrare la realtà per andare oltre stereotipi e pregiudizi, e trovare insieme un nuovo orizzonte.
Parteciperanno gli autori dei tre libri Alessandro Russo, Paola Bottero, Saverio Pazzano e Caterina Luciano, l’artista autrice delle cover di sabbiarossa EDIZIONI, e l’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, Patrizia Nardi.

il comunicato conclusivo dell’assessorato alla Cultura – Comune di Reggio Calabria

Si è conclusa da poco la ventottesima edizione del Salone internazionale del libro di Torino, alla quale il Comune di Reggio Calabria ha partecipato su iniziativa dell’assessorato alla Cultura insieme ai più importanti editori del territorio metropolitano. Sabbiarossa e Iiriti hanno presentato, insieme all’assessore Patrizia Nardi, alcune tra le più interessanti proposte dell’affollato stand della Regione Calabria, che quest’anno ha sperimentato in una location tanto sobria quanto elegante un modo diverso di promuovere la cultura editoriale calabrese.

L’ente regionale, per l’edizione 2015 della prestigiosa manifestazione culturale, ha deciso di incentrare il programma sulla presentazione delle case editrici calabresi e degli autori attraverso numerosi eventi promozionali.

“Il Salone del libro – ha affermato Patrizia Nardi – non può e non deve essere pensato solo come fatto commerciale, ma come occasione della promozione e soprattutto della relazione, che favorisce il confronto e le prospettive di crescita personale, professionale ed imprenditoriale. La presenza di piccole e medie case editrici del nostro territorio, con proposte talmente accattivanti da riempire la conference room dello stand regionale, credo possa essere di grande stimolo per misurarsi con un mondo in rapidissima evoluzione e soprattutto con un’ Europa che guarda con molto favore alla circolazione della letteratura e della lettura come strumento di integrazione a salvaguardia della diversità culturale e linguistica”.

“A Torino – ha continuato l’assessore alla Cultura – abbiamo ragionato con un pubblico attento ed interessato su stereotipi, calabrofobia e giornalismo diversamente etico insieme ad Alessandro Russo e Paola Bottero. Con Saverio Pazzano abbiamo discusso di migranti e di Mediterraneo, con Pasquale Faenza e Stefano Mileto abbiamo parlato di bergamotto, l’oro ‘verde’ di Reggio. Ci siamo confrontati su una possibile rete di condivisione tra editori, istituzioni, scuole e università del territorio metropolitano, finalizzata ad un progetto culturale che aiuti lo sviluppo, la promozione e la comprensione del territorio. Tutti gli incontri hanno dato corpo alla certezza che il cambiamento è già in corso. Il mio grazie alla Regione Calabria per l’opportunità che ci ha dato e agli editori che hanno partecipato all’iniziativa”.

Carta Vetrata e Marchiati a Taormina

A Taormina, per sabbiarossa Edizioni, presenteranno rispettivamente Carta vetrata e Marchiati, i loro due ultimi libri. Forti, veri, frutto di un’impietosa analisi di un territorio massacrato dalla ‘ndrangheta ma al contempo ricco di associazioni e singoli cittadini che manifestano, in vari modi, il loro dissenso e la loro speranza, la voglia di legalità e “normalità” che anima la maggior parte della società calabrese che non vuole più essere ostaggio delle ‘ndrine

Paola Bottero e Alessandro Russo. Un’accoppiata vincente protagonista all’Excelsior Palace Hotel giovedì 16 ottobre, alle ore 18.30, del salotto letterario condotto da Milena Privitera per “Spazio al Sud”, la rassegna culturale ideata ed organizzata da maggio a dicembre 2014 dall’associazione “Arte & Cultura a Taormina”, presieduta da MariaTeresa Papale, patrocinata dal Comune di Taormina, Taormina Arte, Associazione Imprenditori per Taormina e sponsorizzata dall’Associazione Albergatori di Taormina, il Metropole Taormina Maison d’Hôtes ed Ottica Fiumara. Perché giornalisti, scrittori – e da un paio d’anni anche editori – Paola Bottero e Alessandro Russo sono uniti nella vita, nel lavoro e nella denunzia contro ‘ndrangheta e ‘ndrine per una Calabria migliore: raccontare per cambiare il clima diffusamente “pesante” che si respira in fondo allo Stivale, una terra bellissima ma sfregiata dalla criminalità diffusa, è diventato la loro quotidianità ed il loro fine.

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A Taormina, per sabbiarossa Edizioni, presenteranno rispettivamente Carta vetrata e Marchiati, i loro due ultimi libri. Forti, veri, frutto di un’impietosa analisi di un territorio massacrato dalla ‘ndrangheta ma al contempo ricco di associazioni e singoli cittadini che manifestano, in vari modi, il loro dissenso e la loro speranza, la voglia di legalità e “normalità” che anima la maggior parte della società calabrese che non vuole più essere ostaggio delle ‘ndrine. La descrizione lucida e feroce della società calabrese di questi anni e la mancanza di qualsiasi giudizio “preconfezionato” rendono la lettura di entrambi i testi intensa, empatica, consapevole.

La Bottero, giornalista e scrittrice piemontese, dopo un’intensa attività professionale come esperta di comunicazione e di sviluppo strategico che l’ha vista collaborare con Istituzioni nazionali e locali, ha fatto della Calabria la sua terra d’adozione, e da anni si batte con il suo sguardo “del Nord”, libero da condizionamenti, con i suoi scritti e la sua attività perché le cose cambino in una regione di cui è visibilmente innamorata, “bellissima e maledetta”. Una sorta di “guerriera” della “buona vita” calabrese che con penna e computer alla mano lotta contro la presenza soffocante e violenta della “malavita”. Raccontando la storia di Ciccio Inzitari, ennesima vittima innocente – ad appena diciotto anni – della ’ndrangheta calabrese in Bianco come la vaniglia (presentato da “Arte&Cultura” nel novembre 2012). Denunziando i poteri forti della Calabria in Ius sanguinis. Immaginando nel fanta-noir ‘Ndranghetown l’unione mafiosa delle due sponde dello Stretto grazie alla costruzione del Ponte. Firmando con Alessandro Russo il diario Senza targa, viaggio nella “buonavita” della Calabria e, sempre con Russo ed altri, il libro-inchiesta La ‘ndrangheta davanti all’altare, prima raccolta organica sui rapporti tra Chiesa e mafia in Calabria. Fondando, con Alessandro Russo ed alcuni colleghi giornalisti, l’organo di informazione on line Scirocco news e la casa editrice Sabbia Rossa. In questo suo quarto romanzo, Carta vetrata, un noir “calabro” che ha come protagonista Demetrio Romeo, giornalista tanto “accomodante” al punto da scendere a patti e compromessi con chi può fargli comodo in nome di una vita agiata e di successo, Paola Bottero racconta le dinamiche del mondo dell’informazione che non è fatto solo di passione e dedizione ma si rivela un mondo fatto di ambizioni smodate e vuota superficialità assurta a sostanza, un “grande circo mediatico” in cui tutti diventano pedine di un sistema basato sull’audience, sulla spettacolarizzazione, sull’apparire a tutti i costi.

Anche Alessandro Russo, dopo le numerose esperienze politiche maturate nei movimenti giovanili e per oltre 15 anni caporedattore centrale del Quotidiano della Calabria, prima di dimettersi per ritornare all’impegno in prima linea, punta il dito contro il mondo dell’informazione e le sue patologie nel suo Marchiati. Una sorta di amara “rassegna stampa” della raffigurazione mediatica della Calabria e dei calabresi, dagli anni ’80 ad oggi, farcita di luoghi comuni, semplificazioni, accostamenti impropri fatta da giornalisti superficiali che alla verità ed alla sua ricerca hanno preferito una sua rappresentazione di maniera. Un lungo elenco che parte dall’infelice incipit dell’aprile 2013 della cronista del Tg La7 – “La ‘ndrangheta non c’entra nonostante le origini calabresi dell’uomo…” – con cui la giornalista raccontava della sparatoria compiuta da Luigi Preiti contro alcuni carabinieri in servizio davanti a Palazzo Chigi, e che minuziosamente dà conto dei giudizi frettolosi, negativi, indiscriminati sulla Calabria e sui calabresi, costruiti a tavolino dagli operatori dell’informazione sulla base di una sorta di iconografia necessariamente ‘ndranghetista; giudizi che hanno marchiato in maniera quasi indelebile una terra ed un popolo “come si fa con il bestiame o con una stirpe maledetta”. Ma il libro di Russo non è solo un “J’accuse” verso una certa rappresentazione mediatica della Calabria: è anche un racconto, orgoglioso, di quella Calabria vera, bella e pulita e di quei Calabresi che, lontano dagli spot delle vetrine mediatiche, “resistono”, cercando di riappropriarsi della propria terra e rendendole onore col fare, giorno per giorno, il proprio dovere: notizie di una realtà positiva e portatrice di speranza per il futuro della regione che i giornalisti calabresi dovrebbero cominciare a “far passare” più frequentemente nel panorama dell’informazione, nazionale e non.

Scilla in passerella

agosto 2014 | Scilla (Rc) | 

Ribaltare gli stereotipi: quale mission può essere ritenuta più urgente in un territorio, la Calabria, il cui storytelling nazionale punta il dito solo su ciò che non funziona? Così è nata la prima declinazione in eventi di una Calabria buona, quella che vale la pena di raccontare e vivere. Una declinazione che parte dalle nostre fondamenta: l’esigenza di creare rete, di scommettere sulle sinergie possibili.

L’idea della nostra #CalabriaOLTRE parte da una frase “on the road” (a proposito di mission): “Si può sempre andare oltre, oltre – non si finisce mai”. Declinando Kerouac abbiamo declinato tante eccellenze. Scilla, innanzitutto, grazie alle sinergie con il Comune. E a seguire quelle con la Provincia di Reggio Calabria, il Parco Nazionale d’Aspromonte, la Filodrammatica Scillese, che si è occupata della parte logistica. L’idea era molto chiara: abolire le passerelle, quelle cui siamo troppo abituati, con parvenu di turno che affollano palchi e monopolizzano microfoni. E riprendere la passerella, simbolo della cultura e della tradizione di Scilla, per catturare non tanto i pescespada, quanto le nostre radici. Ne sono seguite 8 serate intense, con un programma fitto e tutto da gustare, in giro per i posti più suggestivi della perla del Tirreno: il Bleu de toi, piazza San Rocco, la terrazza Le Sirene, il Lido Francesco. Con le nostre declinazioni di #CalabriaOLTRE.

| martedì 5 agosto 2014 |  #CalabriaOLTRE la passerella

bombino-lamberti-aldi-teramo-alvaro-pisano-vitettaPresentazione a bordo mare, accompagnati dal canto della soprano Eleonora Pisano. Con Eduardo Lamberti Castronuovo, Antonio Alvaro, Giuseppe Bombino, Aldo Aldi, Nicodemo Vitetta.

[il racconto | il video]

| giovedì 7 agosto 2014 | #CalabriaOLTRE i tribunali

10524310_1454948101443540_1650786688986520953_nNicola Gratteri intervistato da Paola Bottero.
A seguire, concerto degli Hantura.

[il racconto | il video]

| venerdì 8 agosto 2014 | #CalabriaOLTRE il pregiudizio

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Elisabetta Tripodi, Manuela Iatì, Consolato Minniti, Mimmo Martino, Alessandro Russo (moderati da Josephine Condemi e Filippo Teramo).

[il racconto | il video]

| sabato 9 agosto 2014 | #CalabriaOLTRE l’Aspromonte

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Giuseppe Bombino, Cosimo Sframeli, Francesca Parisi, Filippo Spanò, Rocco Lupini e Fausta Rigoli (moderati da Marisa Larosa e Filippo Teramo).

[il racconto | il video]

| domenica 10 agosto 2014 | #CalabriaOLTRE gli inchini

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Giovanni Ladiana, Stefano Musolino, Alessio Magro, Alessandro Russo, Paola Bottero (moderati da Josephine Condemi).

[il racconto il video]

| lunedì 11 agosto 2014 | #CalabriaOLTRE il declino della politica

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Giuseppe Raffa, Demetrio Naccari, Mimmo Talarico moderati da Alessandro Russo.

[il racconto | il video]

| mercoledì 13 agosto 2014 | #CalabriaOLTRE la narrazione

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Paola Bottero, Mimmo Gangemi, Fabio Mollo, Antonio De Bernardo moderati da Alessandro Russo.

[il racconto | il video]

| giovedì 14 agosto 2014 | #CalabriaOLTRE i commissariamenti

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Aldo Aldi intervistato da Filippo Teramo.
A seguire, concerto gruppo folk Le Sirene.

[il racconto | il video]

XXVII Salone Internazionale del Libro di Torino

Da giovedì 8 a lunedì 12 maggio 2014 Torino è Lingotto Fiere. Per la terza volta sabbiarossa Ed sarà presente con i suoi titoli e alcuni dei suoi autori per tutta la durata del XXVII Salone Internazionale del Libro. Per ripetere l’esperienza della XXVI edizione, in cui con il riuscitissimo evento l’arte dà forma alla parola avevamo presentato le opere originali di Caterina Luciano, l’artista che dà vita alle cover dei nostri granelli, tra cui i due titoli presentati al Lingotto (il Pogrom della Continassa e contro versa). La presenza di sabbiarossa ED nello stand della regione ospite aveva avuto grande rilievo fin dai mesi precedenti, e i nostri autori si sono fatti sentire.
Proprio come nella XXV edizione, del 2012, quando la casa editrice dello Stretto si affacciava nel mondo editoriale. Era stata una prima anticipata nel migliore dei modi, con un evento in cui Luigi Ciotti aveva animato un affollatissimo teatro nel cuore di Torino.
Gli appuntamenti di questa edizione, ormai ai nastri di partenza, sono 3, incentrati su 4 titoli, ma con un unico messaggio, quello del Salone: bene in vista. Ovviamente nello spazio conferenze della Calabria: padiglione 2, stand L10/M09.

2014-SalTo-SRed-testata

  • venerdì 9 maggio, ore 20 – La Calabria oltre la narrazione: il giornalismo, gli stereotipi, i pregiudizi. Un focus a più voci sui mali del giornalismo e quelli della nostra regione, che si fondono in una rappresentazione distorta e semplicisticamente resa con l’equazione Calabria=’ndrangheta e/o antimafia di facciata. Con Mimmo Gangemi [il giudice meschino, Einaudi], Paola Bottero [carta vetrata, sabbiarossa Ed], Alessandro Russo [marchiati, sabbiarossa Ed], Caterina Luciano
  • domenica 11 maggio, ore 17:30 – Le  ricette sognate: il buono della solidarietà. Anteprima del libro ricette sognate, sabbiarossa ed, raccolta dei cibi disegnati dai bambini del reparto chirurgico dell’Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM) di Torino e raccontati dalle madri (con ricette), nonché illustrati dal punto di vista antropologico e nutrizionale. ricette sognate nasce dall’idea dell’antropologa calabrese Mara Francese per raccogliere fondi che saranno destinati a creare, all’interno del reperto ospedaliero, spazi di gioco e ricreazione per i piccoli degenti. Con Mara Francese, Caterina Luciano, Jurgen Schleef, Erasmo Maiullari, Elisabetta Teruzzi, Maida Giachino
  • lunedì 12 maggio, ore 15 – Onorevole sarà lei: partendo dal libro-intervista scritto da Mimmo Talarico e Franco Dionesalvi, dialogo a tuttotondo sul senso più profondo della politica, dei privilegi e del muro innalzato tra istituzioni e cittadini. Con Massimo Cerulo, Mimmo Talarico e Alessandro Russo

battesimo in rosso

14 luglio 2013: “la ‘ndrangheta davanti all’altare” sceglie per il battesimo Reggio Calabria. E Tabularasa diventa il salotto della prima uscita pubblica della nuova IMPRONTA

Difficile riassumere quello che è successo ieri sera a Reggio Calabria.
Una serata importante, all’interno di Tabularasa, nello scenario magico di una Piazza Italia strapiena di gente venuta ad ascoltare le storie di una Chiesa che resiste e di una Chiesa che si volta dall’altra parte. Un battesimo in piena regola, con tanto di confetti (rigorosamente rossi, come la nostra sabbia) distribuiti a fine serata dal “padrino di supporto”, Mario Congiusta, che si è affiancato a Giusva Branca e Raffaele Mortelliti, padroni di casa, per accompagnare la narrazione dei 5 autori de “la ‘ndrangheta davanti all’altare”, prima IMPRONTA e ultima uscita di sabbiarossa Edizioni.

Per la prima volta in una piazza simbolo di Reggio Calabria si è affrontato con serietà e chiarezza un tema considerato quasi tabù finora, con una partecipazione del pubblico di grande intensità emotiva anche grazie anche al rapping&playing book di Mad Simon ed Enzo De Liguoro. Il resto lo hanno fatto loro: Romina Arena, Paola Bottero, Francesca Chirico, Cristina Riso e Alessandro Russo. Che dopo averci consegnato il loro libro (in sold out già all’inizio della serata) ce lo hanno raccontato. Alla faccia di tutti i testimoni silenziosi del mondo.

Foto e rassegna stampa: i link. A seguire il video integrale.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=3TCW_P66PIo&w=640&h=360]

granelli rossi e rosa a Torino

sabbiarossa ED al XXVI Salone del Libro di Torino

si parte da giovedì 16, alle 21: “l’arte dà forma alla parola”

Sarà la seconda volta di sabbiarossa EDIZIONI al Salone del Libro di Torino, la XXVI edizione programmata da domani, giovedì 16, a lunedì 20 maggio al Lingotto. Nata a ottobre 2011, la casa editrice reggina approderà a Torino in perfetta sintonia con il tema di quest’anno: “dove osano le idee”. Otto titoli editi, tutti già ristampati almeno una volta; un titolo, “tra le mura dell’anima”, di Marcella Reni e Carlo Paris, approdato all’ebook con le versioni in spagnolo, francese e portoghese (in arrivo anche le traduzioni inglesi e tedesche); due titoli in lavorazione e prossimi all’uscita (il primo inaugura la collana IMPRONTE, “la ’ndrangheta davanti all’altare”, nato dalla sinergia tra sabbiarossa e stop’ndrangheta); una nuova collana di narrativa in ebook, E-RE(A)D, che uscirà con i primi titoli a giugno. Tutti con un comune denominatore: osare. E portare avanti idee innovative.

La linea editoriale di sabbiarossa ED coniuga infatti la volontà di affrontare temi forti e “urgenti”, come li ha definiti don Luigi Ciotti proprio a Torino, un anno fa, di fronte ad un gremitissimo teatro, in occasione della prima presentazione pubblica della casa editrice, organizzata ad aprile come anticipo della scorsa edizione del Salone del Libro, con la necessità di osare, di lasciarsi trasportare dalle idee. Idee che vanno oltre le parole, che cercano modi nuovi per dare forma ai contenuti di ogni titolo. Idee che si materializzano nelle opere d’arte di ogni copertina, realizzate da Caterina Luciano, artista piemontese che è l’anima e il colore del progetto editoriale, con tecniche diverse scelte accuratamente per ogni collana. Opere d’arte che raccontano e abbracciano ogni uscita di sabbiarossa, che ha voluto rompere gli schemi e adottare una formula nuova, diversa: le opere d’arte invadono la prima e la quarta di copertina, in alcune collane entrano anche nelle bandelle laterali, per racchiudere, nel loro racconto visivo, la parola scritta.

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Si parlerà anche di questo nel primo appuntamento previsto al Salone del Libro, alle 21 di giovedì 16, nello spazio incontro della Regione Calabria, dal titolo “l’arte dà forma alla parola”. L’artista Caterina Luciano e Roberta Toscano, fotografa responsabile eventi di “detenzioni”, dialogheranno con Paola Bottero e Alessandro Russo, giornalisti, scrittori ed editori, partendo dagli ultimi granelli in distribuzione e individuando i link tra le varie espressioni artistiche verso la libertà. Dalla Calabria, quest’anno regione ospite del Salone, possono partire esempi positivi, di sinergie, di interscambi e contaminazioni tra diverse forme di cultura e di espressione, per trovare, insieme, la direzione giusta. La giovane casa editrice reggina ha iniziato unendo diverse realtà culturali e geografiche per creare spazi nuovi, liberi e indipendenti. Che potranno aprirsi sempre di più.

Sabato 18 maggio, alle 16, sarà la volta di “contro versa”, primo titolo della collana GENEAOLOGIE, presentato da Monia Andreani, Lucia Cardone, Ivana Pintadu e Giovanna Vingelli, quattro delle dieci autrici della collettanea. Domenica 19 maggio, alle 15, Carla Osella e Mara Francese parleranno de “il Pogrom della Continassa”.

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