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il battesimo di un nuovo granello

Ritorna sullo Stretto per il “battesimo” di un nuovo granello.
SABBIAROSSA, nata dieci anni fa a Reggio Calabria come casa editrice e società di comunicazione strategica, diventata un punto di riferimento nazionale e internazionale e trasferitasi definitivamente a Roma alla fine dello scorso anno, ha appena pubblicato un nuovo libro, che sarà presentato martedì 18 agosto al Pepy’s Beach, sul Lungomare di Reggio Calabria (accanto all’Arena dello Stretto), dalle ore 19.30.

A tenere “a battesimo” vivere di.versi, oltre all’autrice Cetty Costa, al suo secondo libro, parteciperanno con le loro performance Rosanna Palumbo, Lorenzo Praticò e Tiziana Serraino. Musica e parole per raccontare, con la moderazione di Paola Bottero, il senso di un libro che non è un racconto lungo, né un romanzo breve: piuttosto un pamphlet 5.0, che parte da suggestioni psicanalitiche con cui l’autrice tratteggia, a penna e a matita, nove diverse personalità accomunate – come spiega il decimo personaggio – dalla tendenza di ciascuno a sentirsi ora Cappuccetto Rosso ora il lupo.

Che peso hanno i dolori altrui? Se non siamo partecipi allo sconforto di qualcuno, se non lo ascoltiamo, se è solamente un rodere sordo per le nostre orecchie, allora non esiste? Davvero “per tutti il dolore degli altri è dolore a metà”?
Domande importanti, quelle con cui inizia il percorso di vivere di. versi.
La storia antica di ciascun personaggio, che è insieme icona della nostra vita e (re)incarnazione di persone care all’autrice, si intreccia con la storia quotidiana di ciascuno di noi: è una sorta di staffetta, di passaggio del testimone per imparare a dominare le nostre emozioni e a trovare nella nostra autenticità una delle risposte alle tante domande che “volano nel vento”.

Musica è scuola: un progetto, un libro

L’IC Falcomatà-Archi, di concerto con l’Ufficio scolastico regionale, ha organizzato la tappa finale del progetto reggino: durante il convegno sarà presentato in anteprima il libro “Musica è scuola – la pratica musicale per una nuova paideia”

“La scuola che non prende in considerazione la persona tutta e quindi, oltre la parte razionale e cognitiva, anche la componente emozionale e creativa, è come una macchina che cammina a due cilindri invece che a quattro, perché una parte dall’educazione scolastica è sopita, non è stimolata, non è tirata fuori, non è posta nell’evidenza necessaria”: il pensiero di Luigi Berlinguer sintetizza perfettamente lo spirito che ha animato l’anno scolastico 2016/17, durante il quale quattro scuole italiane hanno dato vita, in collaborazione con il Miur, al progetto “Musica è scuola”. L’IC “M. Ricci” di Rieti, l’IC “Falcomatà-Archi” di Reggio Calabria, l’IC “San Vitale-Fra Salimbene” di Parma e l’Educandato “San Benedetto” di Montagnana (Pd) hanno unito, con il lavoro fatto nelle quattro regioni di appartenenza (Lazio, Calabria, Emilia Romagna e Veneto), il panorama nazionale, sia scolastico che musicale.

Mercoledì 24 gennaio, alle 17, nella sala F. Perri di Palazzo Alvaro (piazza Italia, Reggio Calabria), si tornerà a parlare della forza educativa della musica. L’IC Falcomatà-Archi, di concerto con l’Ufficio scolastico regionale, ha organizzato la tappa finale del progetto reggino: un convegno dal titolo “Musica è scuola. Bilanci e prospettive alla luce del dlgs 60/2017”. Interverranno Mirella Nappa, dirigente Usr-Atp Rc, i docenti e direttori d’orchestra Paolo Damiani e Andrea Calabrese, alcuni dirigenti scolastici delle scuole in rete, Gianni Nuti, docente di didattica generale all’Università Valle d’Aosta, Maurizio Piscitelli, dirigente tecnico Miur – Usr Calabria, Serafina Corrado, dirigente scolastico IC Falcomatà-Archi e concluderà Diego Bouchè, direttore generale Usr Calabria.

Durante il convegno sarà presentato in anteprima il libro Musica è scuola – la pratica musicale per una nuova paideia edito da sabbiarossa edizioni (collana DIDASKO): una collettanea a cura di Maurizio Piscitelli, con prefazione di Luigi Berlinguer, che restituisce l’esperienza fatta e va oltre, partendo dalla parte teorica fondante dell’intero percorso ed approdando a quella pratica. Il volume è una sorta di resoconto di ciò che è stato fatto, raccontato con un focus specifico sull’estremo Sud di Reggio Calabria: uno scritto corale, come deve essere una pubblicazione che mette la musica al centro di ogni azione. Un libro che è una sinfonia in cui il direttore d’orchestra lascia tutto lo spazio necessario a ciascun solista: insegnanti di musica, dirigenti scolastici e ministeriali, direttori d’orchestra, studiosi, ricercatori, comunicatori. I contributi che si dipanano via via fornendo la fotografia reale della forza delle sinergie messe in campo si integrano perfettamente, note armoniche di una condivisione totale, e proseguono nella pagina web del libro.

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La voce di Alessio Praticò dà corpo alle memorie di Mallamaci

Alessio Praticò: un nome che da solo porta con sé tutto ciò che il bravissimo attore di Reggio Calabria rappresenta. Alessio non è solo un grande interprete: è anche e soprattutto un grande amico. Che ci ha regalato momenti altissimi, durante il battesimo dell’ultimo granello di sabbiarossa, il diario sono un ragazzo di paese. Tre reading che sono andati ben oltre il testo, dando colore e forma alle memorie di Nino Mallamaci. Per chi c’era e vuole rivivere il primo di quei momenti, e per chi non c’era e vuole capire cosa si è perso, ecco il video.
Mancano gli altri due: ci comprenderete, se abbiamo preferito goderci il battesimo. Ma presto arriverà il video integrale della serata.

https://www.facebook.com/sabbiarossaED/videos/1585240491574881/

Il battesimo di “sono un ragazzo di paese” di Nino Mallamaci

Nino Mallamaci, “amante della scrittura e della politica” dopo la pubblicazione della terza raccolta di poesie, Ci sono solchi (2017), ritorna alla prosa. Lo fa con la casa editrice sabbiarossa edizioni, inaugurando la collana MEMORIA con il suo “granello di sabbiarossa”: sono un ragazzo di paese.
Il libro verrà presentato in anteprima venerdì 22 dicembre alle 17:30 nella sala Conferenze di Palazzo Alvaro, piazza Italia a Reggio Calabria. Un battesimo studiato per allietare il pubblico, con un’alternanza di reading, affidati all’attore Alessio Praticò, e intervista all’autore Nino Mallamaci.
Spiega Alessandro Russo, editore e giornalista che condurrà l’anteprima di venerdì: «È un titolo che accomuna Alessio e Nino per almeno due motivi. Innanzitutto perché entrambi hanno una visione divertita e divertente delle cose, ed amano ridere per rendere meno dure le vicissitudini quotidiane. Poi per questa territorialità che li lega a paesi reggini: Nino a Motta San Giovanni, cui dedica le sue memorie, Alessio a Roghudi, dove ha girato un bellissimo cortometraggio. Sono radici che appartengono alla nostra storia e che saranno alla base dell’evento di venerdì prossimo».

Lo hanno scelto registi del calibro di Marco Tullio Giordana, Paolo Sorrentino, Francesco Munzi: Alessio Praticò, grande attore che a Reggio Calabria torna appena gli è possibile, presta la sua voce e la sua interpretazione a un titolo che è un diario, una miscellanea, una raccolta di schegge che partono dall’infanzia dell’autore per arrivare ai giorni nostri.

Il “ragazzo di paese” è un concetto di sintesi: è lo spirito, è la voglia di divertirsi, è l’ansia della scoperta, è la marachella sempre dietro l’angolo, sono i sogni di chi riesce a mantenere intatta la disarmante leggerezza con cui ha vissuto la giovinezza. Un’astrazione e una sublimazione, in cui si racchiudono una fanciullezza e una adolescenza sempre tendenti verso la libertà degli anni a venire.

Nino Mallamaci ride ancora tra le righe che raccontano il suo vissuto a Motta San Giovanni, un paesino in provincia di Reggio Calabria, nella magia degli odori intensi della casa dove è nato e cresciuto o delle strade dopo la pioggia, nell’intensità delle partite a pallone o nell’eccitazione dei primi amori sotto il controllo militare di fratelli e madri delle ragazze amate.
Il fumo delle sigarette proibite fa da cornice all’epica dei racconti di gioventù, sempre all’insegna della scelta sbagliata, sempre conditi dall’alibi della “sfiga perenne”, sempre divertenti e scritti con il giusto compiacimento di chi nell’errore trova la sua libertà. Una libertà gustosa, rubata tra le pieghe di un mondo genuino in cui era facile trovare la meraviglia delle piccole cose. Un mondo perduto che l’autore ci restituisce con un sorriso e un battito di cuore.
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Faceboom [Bottero P., Rc, sabbiarossa ED, 2015] |
| Gabriella Lax | il Garantista

2015 1113 S5 lax

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