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Lurka e non posta: il cliente migliore si cattura con il WOM

Una volta c’era il passaparola. Si acquistava un prodotto/servizio/sogno/bisogno perché altri lo avevano già fatto e ne erano rimasti soddisfatti. Poi è arrivata l’era consumer, quella in cui la pubblicità era l’anima del commercio, in cui le tipografie e i grafici si improvvisavano strateghi di mkt e comunicazione, in cui la carta si sprecava e imbrattava ovunque.
Indigestione dopo indigestione, sovraesposizione dopo sovraesposizione, siamo arrivati a un punto zero (o meglio 2.0) in cui le regole sono state completamente ribaltate. Per poi tornare quelle di un tempo, le più antiche.

Oggi la nuova frontiera del marketing non può fare a meno del community management, parte attiva in tutte le campagne di buzz marketing, tecnica non convenzionale basata sul passaparola in rete (WOM, word of mouth) con lo scopo di raggiungere nel minor tempo possibile (e nel modo più efficace) il target preidentificato.
Una campagna promozionale che si rispetti non può ignorare la rete, la community, i social: deve integrare ed integrarsi ai nuovi linguaggi che corrono alla stessa velocità del consumismo. Chi lo ha capito prima degli altri ha messo a punto una campagna capace di cancellare ogni influenza negativa dell’informazione globalizzata. Un esempio per tutti è Amazon, il colosso salito agli onori della cronaca per le “regole di ingaggio” imposte ai dipendenti, che nello stesso momento in cui licenzia migliaia di persone e combatte con i sindacati lancia una campagna meravigliosa, creando una fiction del WOM. Ce l’avete presente, no? Chi non ha letto, prima di acquistare un prodotto su Amazon, le recensioni? E chi non ha scritto commenti duri quando non è rimasto soddisfatto dell’acquisto? La campagna mkt di Amazon è tanto semplice quanto efficace: ricostruisce situazioni tipo di un momento familiare (ad esempio lo skateboard e il gioco padre/figlio), ruotando attorno ad un commento costruito ad hoc, ma terribilmente vero e credibile. Eccolo, il vecchio passaparola che diventa WOM, buzz mkt. E sarà efficace grazie, soprattutto, ai lurker.

No, non sono voyeur. Quasi, ma non proprio: sono la massa, quella cui ci dobbiamo rivolgere se facciamo comunicazione: sono quelli che leggono ma non intervengono, non rendono palese la propria presenza perché non lo reputano necessario o perché non lo desiderano. Leggono tutto, anche il modo in cui si gestiscono gli hater. Sanno valutare il grado di preparazione del community manager, la capacità di gestire gli iperattivi, di problem solving, di gestione di informazioni, relazioni, conflitti, strumenti di interazione.
Sono presenti ma non postano. E per questo spesso gli altri utenti non sono consapevoli della loro esistenza.
No, non sono neppure spioni. Anzi. La netiquette (ma anche il buonsenso e un briciolo di amor proprio) richiederebbe un periodo di lurking (osservare da dietro le quinte, ascoltare senza parlare prima di iniziare a parlare), di osservazione, per farsi un’idea delle “regole della casa”, per comprendere di cosa si stia trattando, chi ha detto cosa, quali sono i modi e i linguaggi. Certo, è molto più facile postare come se non ci fosse un domani, con l’unica ansia di pubblicare la propria opinione. Per fortuna si lurka più di quanto si posti: il numero di utenti/clienti 2.0 che osserva in silenzio è molto più alto: a loro si rivolge il buzz mkt. Mentre gli altri, in numero ben inferiore, fanno massa inondando le proprie giornate – e social, chat, forum etc – di post.

passaparola

tra le mura dell’anima: l’ebook in spagnolo

Uscito a fine novembre 2011, tra le mura dell’anima ne ha fatta, di strada. E tanta. Scritto a quattro mani da Marcella Reni e Carlo Paris, nato come diario di viaggio del progetto Sicomoro, primo in Italia, nel carcere milanese di Opera, diventato in breve un titolo importante nel panorama nazionale, è andato in ristampa ad aprile 2012.
Con il 2013 la prima uscita della collana RIFLESSIONI si internazionalizza, scegliendo il formato e-book.

La prima edizione digitale disponibile su Amazon è in spagnolo: traduzione di Marco Tejo, a cura di Gianfranco Testa. A breve sarà disponibile anche la versione in francese, a seguire quella in inglese e tedesco.

cover-mura-spagnoloEste libro ha nacido para describir simplemente el Proyecto Sicomoro: un viaje en los territorios inexplorados del anima, en los espacios del dolor, de los sufrimientos y a veces de la muerte. Despues mientras escribiamos, ha pasado de todo.

De Guia nos convertimos en viajeros, de Profesores en estuadiantes. Buscabamos el misterio en sus vidas y la encontramos en la nuestra, Queriamos llevarle nuestra Fe y nuestra esperanza y la encontramos nosotros en ellos. Un viaje que continua.

Nunca me habria imaginado de encontrarme aqui, en este momento, en la carcel, entre un porton y otro, esperando, espero que me vengan a liberar. Como llegue a encontrarme dentro de la carcel, el dia de Navidad?

Estan aqui, estan entrando. De una parte Nicoletta, Adriana, Alberto, Giorgia, Mario, de la otra parte Alessandro, Francesco, Giuseppe, Roberto, Rocco, Rosario, Salvatore. Mario se levanta y coloca una silla delante de Nicoletta, porque lo esta haciendo?

Te pido permiso para entrar en tu corazon.

Cuando mis compañeros me pidieron yo les digo: no son encuentros que puedan ser descritos con palabras, para entender  plenamente la portada, se necesita vivirla.

Cuando entras en el corazon de una persona, recuerden que entran en un lugar santo y que deberan entran de rodillas, con mucha santidad y respeto.

Los miro, y ahora me doy cuenta que estamos perfectamente mezclados. Mario esta entre Salvatore y Roberto. Daniela entre Rosario y Antonella. Fabio entre Roberto y Francesco, despues Giorgio es al lado de Alessandro, Yo me siento protejido entre Rocco y Giuseppe. Cada uno esta como quiere, mezclados. Sin barricadas, sin muros, vallas, ni divisiones.

Todos juntos, diversamente libres.

Libres dentro, sin muros en el anima. Este recorrido ha sido terapeutico. Ha timbrado la conciencia.

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