il tridente di “contro versa”: 3 autrici per 3 giorni in 3 città
Celentano, Righini e Vingelli a Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza
Tre donne per tre date in progressione, nelle tre principali città calabresi: contro versa, la collettanea che ha inaugurato la nuova collana GENEAOLOGIE di sabbiarossa EDIZIONI, presentata in anteprima all’inizio di aprile nella Casa Internazionale delle donne di Roma e già in ristampa, questa settimana debutta in Calabria: il 12, 13 e 14 giugno. Partita dalla Calabria come progetto per declinare femminismi e geneaologie, raccogliendo le narrazioni di dieci donne nate negli anni ’70 e sparse per il Belpaese, contro versa ha al proprio attivo numerose presentazioni (Gerace, Torino, Pesaro, Milano, Sassari, per citare le prime) e un’attenzione particolare che esce dai soliti schemi di genere.
Questa era la scommessa: portare al di fuori degli spazi esclusivamente femminili temi solitamente declinati da donne e per le donne. Temi scomodi, temi che fanno discutere da sempre, ancora più in questo periodo in cui l’opinione pubblica ha scoperto l’urgenza delle tematiche di genere per affrontare vere emergenze, a partire dal femminicidio. Le narrazioni di contro versa, partendo dalle esperienze personali delle autrici, approfondiscono molti aspetti che fanno parte della quotidianità, femminile e maschile, di cui è scomodo parlare. La collettanea fornisce una chiave di lettura univoca, nell’eterogeneità di voci: le difficoltà di genere sono alla base della quasi totalità di problematiche che ciascuna, ma anche ciascuno, deve affrontare giorno dopo giorno. Essere e pensarsi donne, essere donne ed essere accettate come tali è difficile ovunque. Anche – e soprattutto – in Calabria.
La prima delle tre sezioni di contro versa parte proprio da questa difficoltà: “Pensarsi donne tra privato e pubblico”. Apre “La figura rimane” di Doriana Righini. Una storia di resistenza, frutto dell’incontro con Marisa, la sorella di Lea Garofalo, per raccontarne la libertà e la solitudine con una nuova chiave di lettura: la genealogia composta dalla madre Santina, la sorella Lea e la nipote Denise. Con la seconda narrazione – “Madre in Calabria, Calabria madre. Gestazioni del possibile” – Denise Celentano ripercorre una parte del processo di acquisizione e consapevolezza della propria identità: donna, madre e calabrese. Un percorso intimo e filosofico dall’allontanamento per scelta al rientro convinto, per restare. Chiude “La passione del capire. La trasmissione generazionale in Università”, in cui Giovanna Vingelli ripercorre il dialogo fra generazioni di femmine, femministe e femminismi nell’università di Cosenza, in un crescendo di incontri e di relazioni con donne di tutte le età e con le loro storie.
Saranno le tre autrici calabresi a raccontare i percorsi precedenti e seguenti a contro versa. Un doppio tridente: Celentano, Righini e Vingelli per tre giorni consecutivi incontreranno lettrici e lettori in tre città calabresi.
Mercoledì 12 giugno a Catanzaro: ore 18, nella nuova sede del Circolo di Cultura Augusto Placanica (via L. Settembrini 26) con Venturino Lazzaro e Isa Mantelli. Giovedì 13 giugno a Reggio Calabria: ore 18, nella sede dell’Associazione LiberaReggioLab e del CSEEAM (via XXI Agosto 42, angolo Corso Garibaldi), con Letizia Cuzzola. Venerdì 14 giugno a Cosenza: ore 18, libreria Ubik, con Daniela Ceci, Valentina Fedele, Ida Rende, Carla Tempestoso.
sabbiarossa ED al XXVI Salone del Libro di Torino
si parte da giovedì 16, alle 21: “l’arte dà forma alla parola”
Sarà la seconda volta di sabbiarossa EDIZIONI al Salone del Libro di Torino, la XXVI edizione programmata da domani, giovedì 16, a lunedì 20 maggio al Lingotto. Nata a ottobre 2011, la casa editrice reggina approderà a Torino in perfetta sintonia con il tema di quest’anno: “dove osano le idee”. Otto titoli editi, tutti già ristampati almeno una volta; un titolo, “tra le mura dell’anima”, di Marcella Reni e Carlo Paris, approdato all’ebook con le versioni in spagnolo, francese e portoghese (in arrivo anche le traduzioni inglesi e tedesche); due titoli in lavorazione e prossimi all’uscita (il primo inaugura la collana IMPRONTE, “la ’ndrangheta davanti all’altare”, nato dalla sinergia tra sabbiarossa e stop’ndrangheta); una nuova collana di narrativa in ebook, E-RE(A)D, che uscirà con i primi titoli a giugno. Tutti con un comune denominatore: osare. E portare avanti idee innovative.
La linea editoriale di sabbiarossa ED coniuga infatti la volontà di affrontare temi forti e “urgenti”, come li ha definiti don Luigi Ciotti proprio a Torino, un anno fa, di fronte ad un gremitissimo teatro, in occasione della prima presentazione pubblica della casa editrice, organizzata ad aprile come anticipo della scorsa edizione del Salone del Libro, con la necessità di osare, di lasciarsi trasportare dalle idee. Idee che vanno oltre le parole, che cercano modi nuovi per dare forma ai contenuti di ogni titolo. Idee che si materializzano nelle opere d’arte di ogni copertina, realizzate da Caterina Luciano, artista piemontese che è l’anima e il colore del progetto editoriale, con tecniche diverse scelte accuratamente per ogni collana. Opere d’arte che raccontano e abbracciano ogni uscita di sabbiarossa, che ha voluto rompere gli schemi e adottare una formula nuova, diversa: le opere d’arte invadono la prima e la quarta di copertina, in alcune collane entrano anche nelle bandelle laterali, per racchiudere, nel loro racconto visivo, la parola scritta.
Si parlerà anche di questo nel primo appuntamento previsto al Salone del Libro, alle 21 di giovedì 16, nello spazio incontro della Regione Calabria, dal titolo “l’arte dà forma alla parola”. L’artista Caterina Luciano e Roberta Toscano, fotografa responsabile eventi di “detenzioni”, dialogheranno con Paola Bottero e Alessandro Russo, giornalisti, scrittori ed editori, partendo dagli ultimi granelli in distribuzione e individuando i link tra le varie espressioni artistiche verso la libertà. Dalla Calabria, quest’anno regione ospite del Salone, possono partire esempi positivi, di sinergie, di interscambi e contaminazioni tra diverse forme di cultura e di espressione, per trovare, insieme, la direzione giusta. La giovane casa editrice reggina ha iniziato unendo diverse realtà culturali e geografiche per creare spazi nuovi, liberi e indipendenti. Che potranno aprirsi sempre di più.
Sabato 18 maggio, alle 16, sarà la volta di “contro versa”, primo titolo della collana GENEAOLOGIE, presentato da Monia Andreani, Lucia Cardone, Ivana Pintadu e Giovanna Vingelli, quattro delle dieci autrici della collettanea. Domenica 19 maggio, alle 15, Carla Osella e Mara Francese parleranno de “il Pogrom della Continassa”.
Ci saranno anche i “granelli” di SABBIAROSSA – come la casa editrice reggina ama chiamare i suoi libri, ispirandosi al raffinato pensiero di Norberto Bobbio – a Gerace Libro Aperto, la rassegna regionale di editoria organizzata dal Comune di Gerace, alla sua seconda edizione, che partirà sabato 27 aprile per concludersi mercoledì 1 maggio 2013 nella cornice del Chiostro del Complesso Monumentale San Francesco d’Assisi, con stand e incontri a tema organizzati dal Comune di Gerace con gli editori calabresi che hanno aderito all’iniziativa.
La rassegna organizzata nel suggestivo comune della Locride sarà l’occasione per fare il primo consuntivo di un anno e pochi mesi di attività editoriale, nonché per presentare, in anteprima calabrese, l’ultima novità, in distribuzione.
Primo appujntamento con contro versa – genealogie impreviste di nate negli anni ’70 e dintorni –, collettanea al femminile, scritta da dieci autrici, che inaugura la collana GENEAOLOGIE, nata per declinare le tematiche sociali e culturali di genere. contro versa, viaggio in direzione ostinata e contraria, alla scoperta di possibili pratiche – le proprie – dell’esserci e dell’incidere sulla realtà, inizia proprio dalla Calabria, “contro”, con le tre narrazioni di “Pensarsi donne tra privato e pubblico”.
La giornalista Mara Rechichi coordinerà il dibattito di sabato 27 aprile, alle ore 19, con Doriana Righini (autrice della narrazione La figura rimane, che apre in punta di penna e subito arriva alla pancia, ripercorrendo i passi e insieme le durissime scelte di Lea Garofalo, raccontati e mediati dagli occhi della sorella Marisa e, sullo sfondo, da quelli della figlia Denise) e Giovanna Vingelli (autrice de La passione del capire. La trasmissione generazionale in Università, in cui si interroga su come tessere reti e connessioni tra diverse generazioni di donne, ma anche, come Penelope, su come disfarsi, al momento opportuno, dei ruoli assegnati). Le due autrici fanno parte, con Gisella Modica, Pina Nuzzo e Alessandra Pigliaru, del comitato scientifico della collana GENEAOLOGIE, di cui Doriana Righini è direttrice.
Martedì 30 aprile, alle ore 17, sarà la volta di senza targa – per non morire la seconda volta di ‘ndrangheta –, viaggio nella Calabria della buonavita, quella che cerca ogni giorno di sopravvivere alla malavita. Un viaggio intenso e corale, raccontato da due voci fuori dal coro, per scelta.
Paola Bottero e Alessandro Russo, autori della fortunata edizione di senza targa, racconteranno, affiancati da Patrizia Prestia, una dei “dodici apostoli” che animano le pagine del libro.
Con Patrizia Prestia i ragazzi della Gurfata, splendida realtà che porta in tutta Italia, dalla Locride, la gioia e il prestigio dei ragazzi che hanno scelto da che parte stare, la Calabria che non viene raccontata: quella bella, solare, fuori dai grigi e dai neri della morsa della ’ndrangheta. Con ricette semplici e profondissime, quelle di Patrizia Prestia: «La sera fatevi sempre un esame di coscienza, ma soprattutto interrogatevi: quanto ho riso oggi? […] Non ci vuole molto per ridere, se hai la predisposizione giusta d’animo. Ci vuole solo la voglia».
L’appuntamento è a Gerace.
La storia dei granelli di SABBIAROSSA continua.