Dopo un ottimo 2012, chiudiamo il 2013 con tante soddisfazioni.
E 12 granelli di SABBIAROSSA. Undici cartacei, uno in ebook. Continuano a darci grandi soddisfazioni, i nostri titoli.
Ecco le nostre tappe più importanti dell’anno.
Il 2013 di SABBIAROSSA si è aperto con una relazione che ne ha sintetizzato il lavoro: “la scrittura come atto di resistenza e libertà in Calabria”, e partendo dalla Calabria in tutto il resto d’Italia. L’appuntamento è stato a Catanzaro, all’Accademia di Belle Arti, il 30 gennaio, con l’intenso e corale viaggio alla ricerca delle domande giuste, e magari delle risposte, condotto da Paola Bottero, Alessandro Russo e dai tanti studenti e docenti presenti.
Rosaria Iazzetta, docente del laboratorio di scultura, artista poliedrica, ha voluto e organizzato questo e gli altri incontri che ha sintetizzato così: “La coscienza è sempre intenzionale. Resistenza creativa in e per la Calabria”.
Spiega Iazzetta: “Una delle difficoltà più grandi per studenti e non, è la capacità di esteriorizzare, e quindi portare in esterno, il mondo interiore, e rendere plausibile e vivibile il mondo reale.
Oggettivamente, l’operare nell’arte dovrebbe essere una modalità di rendere concreto, visivo e profondo il nostro stare al mondo, per poi interiorizzare e rendere soggettiva l’esperienza della vita, nel più profondo della nostra anima. Tutto questo procedimento genera cultura. Il prodotto dell’uomo è cultura. Allora, consapevoli di ciò, di questa necessità biologica, credo che sia interessante, confrontarci con altri che utilizzano diversi mezzi espressivi, per la resistenza necessaria ad ostacolare il me, che contrasta l’io, per conoscere alternative adottate, per dibattere su una questione che sembra calabrese, ma che solo calabrese non è. Dedizione e motivazione, da spingerla ad operare… ad operare ora, hic et nunc”.
Il viaggio 2013 di SABBIAROSSA, per spargere e presentare granelli di sabbia, è iniziato a Torino, alla libreria Coop di piazza Castello. Il 17 gennaio abbiamo presentato il Pogrom della Continassa, con Mara Francese, Carla Osella, Caterina Luciano. Il 21 gennaio è stata la volta di Trento, il 22 di Rovereto.
Dopo l’anteprima di fine anno, il battesimo ufficiale de il porto senza Gioia. A Reggio Calabria il 13 febbraio Aldo Libri ha riassunto il suo diario di vita. Il 19 aprile si è spostato a Polistena (Rc), il 23 aprile ha rappresentato tutti gli altri granelli di sabbiarossa a S. Giorgio Morgeto (Rc) nell’evento “una rosa, un libro”.
Continuano le presentazioni di tutti gli altri titoli di SABBIAROSSA, a partire da Esperanza. Il 26 gennaio ha fatto tappa ad Anguillara Sabazia, il 18 marzo a Fumane (Ve), il 19 a Bassano del Grappa (Vi), il 21 a Pavia, il 23 a Ivrea. Il 12 aprile è stata la volta di Vicenza.
Ad aprile è stata inaugurata la nuova collana GENEALOGIE. Il 6 aprile a Roma la Casa internazionale delle Donne ha ospitato il workshop Prove tecniche di resistenza sul territorio. All’interno del convegno nazionale “I Sud, le mafie – le donne si raccontano”, Doriana Righini e Paola Bottero hanno presentato l’esperienza di SABBIAROSSA e contro versa. Toccherà ora ad IMPRONTE, la nuova collana in lavorazione.
I granelli di sabbiarossa dal 27 aprile al 1 maggio sono stati protagonisti di “Gerace Libro aperto”. Due le presentazioni: il sabato Mara Rechichi ha dialogato con Giovanna Vingelli, una delle dieci autrici di contro versa, aprendo un intenso dibattito “di genere”; martedì 30 aprile Paola Bottero e Alessandro Russo, autori di senza targa, hanno parlato di buonavita di Calabria con Patrizia Prestia e la Gurfata.
Con il maggio dei libri il 9 ci sono stati due appuntamenti concomitanti. A Catanzaro Nicola Fiorita ha moderato la presentazione di senza targa: un dialogo fitto ed un approfondimento sociale e politico tra il giornalistaAntonio Cantisani, il consigliere comunale Antonio Giglio e gli autori, Paola Bottero e Alessandro Russo. A Gioia Tauro (Rc)Tiziana Scarcella ha moderato la presentazione de il porto senza Gioia, dell’esordiente scrittore Aldo Libri, con gli interventi di Angela Napoli eGraziella Giunta. Sabato 11, a Bracciano (Rm), l’Archivio storico ha ospitato la presentazione di Esperanza, con uno dei due autori, Paolo Groppo, organizzata dai Lions.
Il 17 maggio, a Rosarno (Rc) Domenico Mammola ha moderato la presentazione de il porto senza Gioia, con l’autore Aldo Libri; il 24 maggio è approdatoa Taurianova (Rc): moderato da Salvatore Lazzaro con Luigi Longo, Pasquale Larosa, Nino De Masi, Michele Albanese e l’autore. Il 19 maggio, a Sorano (Gr), Paolo Groppo ha presentato il romanzo Esperanza.
Dal 16 al 20 maggio, il XXVI Salone del Libro di Torino ha ospitato i granelli di sabbiarossa. Giovedì 16 con l’evento “l’arte dà forma alla parola”. Caterina Luciano, Roberta Toscano, Paola Bottero e Alessandro Russo, hanno presentato le scelte editoriali ed i primi risultati di sabbiarossa ED. Sabato 18 maggio è stata la volta di contro versa con Monia Andreani, Lucia Cardone, Ivana Pintadu, moderate da Mara Rechichi. Domenica 19 Carla Osella e Mara Francese, moderate da Paola Bottero, hanno presentato il Pogrom della Continassa. Intervento finale dell’assessore al Comune di Torino per il Welfare e le Politiche sociali, Elide Tisi.
Con giugno sono partite le presentazioni in giro per l’Italia di contro versa. L’1 a Pesaro, nella sede dell’Udi in concomitanza con il terzo appuntamento di Laboratorio Donnae. Pina Nuzzo ha introdotto le relazioni di Monia Andreani e Loredana De Vitis. Il 5, a Sassari, al Vecchio Mulino, Monica Farnetti ha moderato Lucia Cardone, Ivana Pintadu e Alessandra Pigliaru. Il tridente calabro con Denise Celentano, Doriana Righini, Giovanna Vingelli è partito il 12 a Catanzaro, al Circolo Augusto Placanica. Introduzioni di Venturino Lazzaro e Isa Mantelli. Il 13 si è spostatoa Reggio Calabria, nella sede dell’Associazione LiberaReggioLab. Introduzione di Letizia Cuzzola. Il 14 ha chiuso a Cosenza, alla libreria Ubik, con Daniela Ceci, Valentina Fedele, Ida Rende e Carla Tempestoso.
Luglio è iniziato con il battesimo de la ‘ndrangheta davanti all’altare: il 14, in piazza Italia a Reggio Calabria, nel contest Tabularasa. Giusva Branca e Raffaele Mortelliti i padrini, Mad Simon e Enzo de Liguoro i rapper&player book. Gli autori al completo: Romina Arena, Paola Bottero, Francesca Chirico, Cristina Riso, Alessandro Russo.
Il 18 luglio a Pomigliano d’Arco (Na) Teresa Panico e Paolo Groppo hanno parlato di Esperanza, il 20 a Lecce l’associazione EvaLuna e Loredana De Vitis hanno raccontato contro versa. Ha debuttato il 29 a Palizzi (Rc) la contaminazione di bianco come la vaniglia. Il romanzo di Paola Bottero messo in musica da Mad Simon e interpretato da Enzo de Liguoro.
Ad agosto due nascite in carta, la terza di inaugurazione della collana E-RE(A)D, ebook di narrativa [di Augusto Antonio Viola, 50′] e tantissime presentazioni. Il 6 Colosimi (Cs) ha ospitato l’anteprima di onorevole sarà lei. Con gli autori Mimmo Talarico e Franco Dionesalvi, Enzo Arcuri, Giuliana Pugliano e Raffaele Rizzuto. Il 10 Esperanza e Paolo Groppo sono approdati alla Valle dei libridi Saint Vicent (Ao). L’11 a Catanzaro Lido SABBIAROSSA è stata ospite della libreria Ubik con la voce e la narrazione di Nunzio Belcaro. Nel contest un mare di parole è stata racc ontata l’esperienza editoriale, con Paola Bottero e Alessandro Russo. Il 13 a Scilla (Rc) è ripartito, all’anfiteatro comunale, il tour de la ‘ndrangheta davanti all’altare. Con rapping&playing book di Mad Simon & Enzo de Liguoro. Sempre a Scilla, il 22, il rapping&playing&talkingbook con l’anticipo di quello che sarà lo spettacolo teatrale di bianco come la vaniglia. Il 23 ad Aieta (Cs), è iniziato il tour di onorevole sarà lei. All’interno del Festival del libro, con Mimmo Talarico, Paride Leporace e Giovanni Ceglie. Poi è Longobardi (Cs) il 24, Diamante (Cs) il 26, Scigliano (Cs) il 27 e Bianchi (Cs) il 29.
Fine agosto con la ‘ndrangheta davanti all’altare. Il 28 a Polistena (RC), nel Campo Valle del Marro, l’incontro di don Pino Demasi, Paola Bottero e Alessandro Russo con i volontari arrivati da Roma e Pavia.
Il 30 a Tauriavanova (Rc) intensa serata nella piazza di fronte al Duomo. A Romina Arena, Paola Bottero, Francesca Chirico e Alessandro Russo si sono aggiunti gli interventi di don Pino Demasi e Giuseppe Creazzo, Procuratore di Palmi.
A settembre sono proseguite le presentazioni di onorevole sarà lei. L’8 a Montalto Uffugo (Cs), con Pietro Caracciolo, il 13 a Mendicino (Cs), con Antonio Palermo, Luigi Settino e Vincenzo Di Voto. La conferenza stampa, nell’Astronave (Palazzo Campanella, sede del Consiglio della Regione Calabria), è stata il 18, coordinata da Romano Pitaro. Si è continuato a Rogliano (Cs), il 28, con Filippo Veltri, Leonardo Falbo e Giuseppe Gallo.
Domenica 15 a Gerace (Rc), Nicola Gratteri e don Giacomo Panizza hanno reso unica la presentazione di la ‘ndrangheta davanti all’altare. Presenti Paola Bottero, Cristina Riso, Alessandro Russo. L’evento, organizzato da Marisa Larosa (moderatrice con Tonino Massara), è stato arricchito dal rapping&playing boook di Mad Simon e Enzo dè Liguoro.
SABBIAROSSA è stata invitata a raccontarsi al TAOBUK – Festival internazionale del libro di Taormina. Una data: il 25. Un luogo sospeso: Taormina, la Terrazza dell’Archivio Storico. E una decisione: raccontarsi attraverso le contaminazioni che sono alla base dell’esordio di SABBIAROSSA. L’incontro contaminato tra Paola Bottero, Alessandro Russo e Caterina Luciano, con l’aggiunta delle nuove contaminazioni di rapping&playing book. Mad Simon e Enzo dè Liguoro hanno dato poesia, note e recitazione alle parole, ai contenuti dei primi 11 granelli. Con un estratto finale di di bianco come la vaniglia. Dove tutto è iniziato, in quel luogo di memoria dove si forma la realtà.
L’ottobre di SABBIAROSSA si è aperto il 3 in una sala strapiena a Rende (Cs). Adriano Mollo e Arcangelo Badolati si sono affiancati a Mimmo Talarico e Franco Dionesalvi per raccontare onorevole sarà lei. Il 18 ottobre la ‘ndrangheta davanti all’altare è stata protagonista a a Messina di “La violenza del silenzio”. Romina Arena, Paola Bottero e Alessandro Russo, moderati da Marisa Larosa, hanno parlato di Chiesa che resiste e Chiesa che si volta dall’altra parte. Con loro padre Felice Scalia, Giuseppe Creazzo, Procuratore di Palmi, e il sindaco Renato Accorinti. Il 28 a Milano è stata la volta di Esperanza, di Paolo e Pierre Groppo.
Novembre è partito con il Tropea Festival Leggere&Scrivere 2013. Il 6, l’anteprima del romanzo carta vetrata di Paola Bottero, in conversazione, davanti a centinaia di studenti, con Cristina Vercillo.
Il 9 SABBIAROSSA è stata protagonista, con Paola Bottero, della conversazione “la ‘ndrangheta oltre la narrazione”. Con Mimmo Gangemi e Enzo Ciconte.
Lo stesso 9 la libreria Ubik di Cosenza ha ospitato Mimmo Talarico e Franco Dionesalvi per la presentazione di onorevole sarà lei con Massimo Clausi. Il 29, nella sede della Provincia di Reggio Calabria, il battesimo di carta vetrata. Josephine Condemi ha coordinato l’autrice del romanzo, Paola Bottero, e i tre relatori, Luciana Bova, Eduardo Lamberto Castronuovo e Aldo Varano. Il 30, a Roma, alla Casa internazionale delle donne, contro versa ha ricevuto un premio. Sezione Saggistica del Premio Il Paese delle donne & Donna Poesia.
A dicembre se si dice libri si dice Roma, e fiera Più libri più liberi. Due le presenze capitoline. Giovedì 5 la presentazione del libro-inchiesta la ‘ndrangheta davanti all’altare. Don Marcello Cozzi, vicepresidente di Libera e Santo della Volpe, direttore di Libera Informazione, hanno inaugurato così i dibattiti dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti. Un dibattito intenso con due dei cinque autori: Paola Bottero e Alessandro Russo. Il 7 a Cagliari Pia Brancadori ha introdotto, al Centro di documentazione e studi delle donne, contro versa con tre delle autrici: Lucia Cardone, Alessandra Pigliaru, Ivana Pintadu.
In spiaggia sotto l’ombrellone con un e-reader. Avercelo. Il lettore ultimo modello (Kindle o Kobo che sia) e, soprattutto, il tempo per andare in spiaggia.
Ma mi è capitato – per sbaglio – di riuscire a farmi un bagno. Per carità, quelle tre o quattro volte, quest’estate. Tempo di magra assoluta, ma va bene così. Ogni volta c’era qualcuno assorto sulla sua tavoletta virtuale. Doppia stizza. Intanto, perché ho la pessima abitudine di sbirciare le altrui letture. Mi piace cercare di riconoscere la copertina da lontano, magari scoprendo qualche libro che ho appena finito di leggere. O che staziona nella pila in attesa delle mie vacanze.
Seconda stizza, ancora maggiore: questi e-book vanno. Eccome se vanno. Io, feticista dei feticisti degli ultimi lettori che oltre agli occhi devono soddisfare il tatto e l’olfatto. Io, vecchia retrograda che continua a differenziare la lettura “di studio”, in cui gli e-book sono i benvenuti, decisamente più pratici, da quella “vera”: la narrativa in tutte le sue espressioni. Quella che non può prescindere dalla carta. Dal dorso che segna la fatica dell’intreccio. Dal segnalibro che preserva dalle orecchie. Fastidiosissime orecchie.
Il feticismo è feticismo, non si scappa. Perdonatemi.
Ricapitolando. Non disdegno in assoluto gli e-book. Ma sono certa – o spero? – che non riusciranno ad assorbire totalmente la carta, assassinando fino all’ultimo libro.
Ma siccome amo mettermi continuamente in discussione, e sperimentare, da un anno mi consento qualche strappo alle mie regole rigide di lettore intransigente. Lettore. Non lettrice, perché il lettore non ha età. E non ha sesso. Ed è accanito. Non presta i suoi libri per non perderli. Li accarezza in libreria pregustandone o ricordandone le emozioni della lettura. Si fa le pippe, insomma. Pippe di carta.
Ci sono anche quelle virtuali. Le ho provate. No, non ho comprato lettori o tablet ultima generazione. Non ho l’iPad. Li ho scaricati, semplicemente, sul computer. Li ho letti con un’applicazione standard in grado di aprire ogni tipo di formato (tra epub, mobi, pdf, anche l’editoria virtuale è una giungla). Qualche volta sono rimasta delusa. Qualcun’altra estasiata.
È nata così in sabbiarossa, in contrasto con chi, più giovane (anche e soprattutto intellettualmente) di me, perorava la causa dell’ondata degli e-book, la scelta di far nascere una collana di soli titoli virtuali. Perché mettere in rete ciò che già esiste in carta, alla fine, era troppo semplice. Ma creare una collana editoriale di narrativa 2.0, come va di moda dire da qualche tempo, era una bella sfida. E-RE(A)D. Leggere rosso. E leggere virtuale.
Da oggi è disponibile sulle prime piattaforme – perché anche nel web la distribuzione ha i suoi tempi tecnici, che variano con costanza – il primo granello virtuale. Che ho letto su computer. Ed ho riletto impaginato. E-book in attesa di gettarsi nel mare del web. Devo confessarlo, con vergogna: non riuscirei a vederlo libro di carta. Non ancora. Perché è duro e diretto. Va giù pesantissimo con la sua leggerezza. Ti rovista dentro e ti lascia senza fiato.
Anzi, per dire la verità, la prima volta che l’ho letto mi ha dato una tale botta da costringermi a cercare la spiaggia. Il mare. Per trovare accanto a me altri e-lettori assorti nella loro tavoletta nera, quasi a confermare che 50’ non poteva che entrare là. Difficile definirlo, questo primo e-book. Provo con la sinossi. “Un dialogo serrato. Cinquanta minuti. Una vita che si dipana e prende forma da un evento apparentemente minimo rispetto ai fantasmi di un passato che è presente. E che non deve essere futuro.
50′, concentrato di narrativa di Augusto Antonio Viola, racchiude in uno spazio-tempo definito lo spazio-tempo indefinibile delle lacerazioni di chi comprende le radici e gli eventi che hanno travolto la sua vita dall’interno, quello più intimo. Quello della famiglia. E le espelle, in un outing leggero e profondissimo, per capire. Un’introspezione che diventa espulsione. Liberazione. E denuncia, fortissima, dei tabù di cui è intrisa la nostra società “moderna”.
Si legge di un fiato, 50′. Poi rispunta con i suoi detti e i suoi non detti. Per riflettere sull’immoralità della morale. Per comprendere che quei cinquanta minuti non sono dell’autore, ma appartengono a ciascuno di noi. A futura memoria”.
L’autore, Augusto Antonio Viola, è architetto e designer. È docente a La Sorbonne di Parigi. È consulente esperto alla Divisione Affari Culturali del Consiglio d’Europa a Strasburgo. È nato a Napoli, vive tra la Francia e l’Italia. Inventa, scrive (pubblicazioni tecniche, opere sulle città italiane, articoli sulla Biennale per il Sole24Ore, opere di narrativa). E ti spappola la pancia, quando lo leggi.
Ritmo serrato, apparentemente leggero. Dialogo fitto. Cinquanta minuti che non racchiudono solo la vita, le domande, la denuncia nei confronti dei tabù che inchiodano il protagonista, la ricerca della morale, vera o finta che sia: quei cinquanta minuti sono una vera e propria terapia per chiunque lo legga. Perché è spietato, Antonio, nel descrivere l’amore. È spietato nel cercare le radici che infettano questo amore prima ancora che nasca. Ed è perfetto nel suo fornire uno spaccato reale, incredibile, di questo nostro mondo in cui ciascuno rappresenta il proprio ego al di sopra del bene e del male. [restoalSud]
Un dialogo serrato. Cinquanta minuti. Una vita che si dipana e prende forma da un evento apparentemente minimo rispetto ai fantasmi di un passato che è presente. E che non deve essere futuro.
50′, concentrato di narrativa di Augusto Antonio Viola, racchiude in uno spazio-tempo definito lo spazio-tempo indefinibile delle lacerazioni di chi comprende le radici e gli eventi che hanno travolto la sua vita dall’interno, quello più intimo. Quello della famiglia. E le espelle, in un outing leggero e profondissimo, per capire.
Un’introspezione che diventa espulsione. Liberazione. E denuncia, fortissima, dei tabù di cui è intrisa la nostra società “moderna”.
Si legge di un fiato, 50′. Poi rispunta con i suoi detti e i suoi non detti. Per riflettere sull’immoralità della morale. Per comprendere che quei cinquanta minuti non sono dell’autore, ma appartengono a ciascuno di noi. A futura memoria.
Augusto Antonio Viola è architetto e Designer. Dottore in «Sciences Humaines, Art et science de l’Art». Insegna a La Sorbonne-Paris I.
Vive tra la Francia e l’Italia. Consulente esperto alla Divisione Affari Culturali del Consiglio d’Europa a Strasburgo.
È art director della Toton&Co, società di produzione di Design contemporaneo, e Presidente dell’Atelier Toton, un’associazione per la promozione della ricerca nell’Arte, il Design e l’Architettura. Scrive abitualmente per la stampa italiana articoli su arte, architettura e design.
È corrispondente de Il SOLE 24 ORE per la Biennale di Arte e Architettura di Venezia.
Ha realizzato numerose opere tra cui The cultural heritage and pedagogy for Europe, Editions Armando, 2006; Vitruve, le savoir de l’architecte, Editions Geuthner, 2006; Tous les savoirs de l’architecture, dans Art et savoir, de la connaissance à la connivence, Editions de L’Harmattan; Projeter l’ancien, Editions de L’Espérou, 2004; D’une rue à une autre, Publications du Conseil de l’Europe, 2001.
Responsabile scientifico per le edizioni Gallimard, ha pubblicato numerose opere sulle città italiane. È autore di oggetti di design e di accessori d’arredo. È l’inventore del sistema YUU.