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un anno di vita

Poco più di un anno di vita, ma ottime soddisfazioni per la casa editrice reggina sabbiarossa ED. Il consuntivo è stato presentato alla fiera di Roma, più libri più liberi, durante la quale sono stati illustrati i risultati raggiunti. Si è partiti con il primo titolo della collana di narrativa, STORIE, con bianco come la vaniglia, di Paola Bottero, che continua ad essere presentato in giro per l’Italia (l’ultima presentazione a Taormina, la prossima, a metà gennaio, a Milano), ed ha ricevuto il Premio Elmo. Poi è stata la volta della collana RIFLESSIONI, che con tra le mura dell’anima, diario di viaggio del progetto Sicomoro di Marcella Reni e Carlo Paris, è andato in ristampa nel giro di pochissimi mesi e sta per trasformarsi in ebook per i mercati internazionali (nei prossimi giorni sarà disponibile su Amazon la prima traduzione, in spagnolo). Poi è stata la volta di senza targa, il viaggio nella buonavita di Calabria di Paola Bottero e Alessandro Russo, che ricevono continui inviti in tutta la penisola per raccontare i dodici apostoli: ultimo appuntamento la settimana scorsa, quando sono stati invitati alla Settimana della Costituzione, organizzata dalla Provincia di Fermo e dalle istituzioni locali. Il secondo titolo per STORIE, Esperanza, romanzo storico e di denuncia di Paolo e Pierre Groppo, unisce in un unico destino l’Europa nazista alle nuove dittature sudamericane. Uscito a settembre, è già internazionale: l’ultima presentazione si è svolta a Nairobi, e si stanno organizzando molti eventi con le ambasciate argentine. La collana FRAMMENTI è andata in stampa con la prima uscita, la voce del vento, di Venera Siracusa, già molto richiesta.

Chiudono il 2012 i due titoli della collana TRACCE. Il primo, il Pogrom della Continassa, è appena uscito e già sta facendo discutere: Carla Osella e Mara Francese, raccontando le storie dei Rom di Torino (il libro parte dalle vicende accadute nel capoluogo piemontese proprio un anno fa e prosegue con una visione antropologica dell’intolleranza nei confronti dei popoli nomadi), scalfiscono le coscienze di chi parla di integrazione e di tolleranza senza però approdare ai fatti in un’emergenza ai margini dei margini. Il secondo è prossimo all’uscita (sarà disponibile a partire dalla fine della settimana), e promette nuove discussioni: il porto senza Gioia è il diario di bordo di Aldo Libri, sindacalista impegnato per anni in quello che sarebbe potuto diventare il principale hub del Mediterraneo, che senza sconti fa i nomi e i cognomi di chi ha creduto e chi invece ha affossato il porto di Gioia Tauro.

SR6 04

Sono in lavorazione le due prossime collane: IMPRONTE, con la collettanea la ‘ndrangheta davanti all’altare, che partirà dagli atti del convegno organizzato nell’estate per ampliare al massimo l’argomento, e GENEALOGIE, voci di donne “per una cartografia delle differenze”, che uscirà a marzo con una seconda collettanea. Per il 2013 ci sono altri progetti in cantiere.

«Qualche volta è accaduto che un granello di sabbia sollevato dal vento abbia fermato una macchina. Anche se ci fosse un miliardesimo di miliardesimo di probabilità che il granello, sollevato dal vento, vada a finire nel più delicato degli ingranaggi per arrestarne il movimento, la macchina che stiamo costruendo è troppo mostruosa perché non valga la pena di sfidare il destino»: la casa editrice ha scelto questa frase di Norberto Bobbio per riassumere la propria mission. E continua a fabbricare granelli.

Sapri senza targa

il comunicato stampa del Comune di Sapri

“Senza targa” a Sapri: comune e assessorato alle pari opportunità presentano il viaggio nella buonavita di Calabria. Con Paola Bottero, Alessandro Russo, Carolina Girasole, Matilde Spadafora e Marisa Garofano.

Si può parlare di pari opportunità in territori dove il potere e la violenza della malavita sembrano escludere a priori ogni possibilità di buonavita? Si può stimolare la voglia di riscatto di una regione che balza agli onori della cronaca nazionale solo per fatti di ‘ndrangheta, criminalità organizzata così forte da essersi radicata un po’ ovunque, raccontando i buoni esempi, le buone vite di chi ha scelto da sempre da che parte stare?

Queste le domande di partenza della serata organizzata dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Sapri, sabato 22 settembre, all’Auditorium Carlo Pisacane, a partire dalle 18. Una serata senza targa, come il titolo del libro scritto da Paola Bottero e Alessandro Russo da cui prende spunto l’evento.

Gli autori hanno invertito la tendenza a raccontare la loro terra. Hanno focalizzato l’attenzione sulla “parte insana”, la ‘ndrangheta, scegliendo di raccontarne “la parte sana, la buonavita, l’unica attraverso cui la Calabria potrà salvarsi”.

Bottero e Russo spiegano: “Esiste una buonavita, in Calabria. Esistono persone che lottano quotidianamente, in silenzio, contro la malavita.
Lo fanno perché non saprebbero fare altrimenti. Lo fanno perché credono sia l’unica risposta possibile al dilagare di indifferenza che ha investito anche loro”
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Le dodici storie in cui si snoda il “viaggio nella Calabria della buonavita” raccontano di donne e uomini che devono essere un esempio anche al di fuori dei confini regionali. Soprattutto quando a parlare sono le tre ospiti del Comune di Sapri, che sabato prossimo testimonieranno le proprie scelte coraggiose di buonavita.

i protagonisti della buonavita

Carolina Girasole, sindaco di Isola di Capo Rizzuto, Comune che abbraccia la quasi totalità della riserva marina più suggestiva del crotonese e dello Ionio, lotta ogni giorno per riaffermare la legalità in una cittadina che ne aveva dimenticato il significato. Una donna in trincea, una donna in prima linea che, proprio come il nostro Angelo Vassallo – compianto primo cittadino di Pollica, esempio costante per chiunque scelga la buona amministrazione -, si trova ogni giorno a dover combattere non solo contro l’illegalità organizzata, ma anche contro quella culturale, di cittadini che, inconsapevolmente, sono “malati di ‘ndrangheta”.

Marisa Garofalo è la sorella di Lea, donna che ha pagato con la vita, e con la più barbara delle morti, la propria scelta di denunciare il compagno e la sua organizzazione criminale, diventando testimone di giustizia.
Marisa è come Lea: una donna che non ha dubbi, sa da che parte stare. Sa che esistono solo due possibili scelte. Sa che lasciarsi assorbire dai grigi in cui si nasconde chi non sa fare scelte significa permettere alla ‘ndrangheta di continuare a decidere per loro. Marisa Garofalo ha un obiettivo: ottenere giustizia. Per Lea, per Denise, che ha seguito le scelte della madre ed è a sua volta testimone di giustizia, per tutti coloro che hanno scelto la buonavita.

Matilde Spadafora è la mamma di Roberta Lanzino, la studentessa diciannovenne che 24 anni fa, mentre raggiungeva in motorino la casa al mare, è stata violentata e uccisa da assassini ancora senza nome, almeno giudizialmente. Il processo si è riaperto all’inizio dell’anno, grazie alle rivelazioni di un pentito, che ha atteso tutto questo tempo prima di rivelare “l’infamia”.
In attesa di giustizia Matilde e Franco hanno costituito la Fondazione in memoria della figlia. Per la Fondazione che aiuta le donne vittime di violenza e di stalking hanno costruito “la casa di Roberta” a Cosenza.

SABBIAROSSA si presenta a Roma

Tra i tantissimi eventi che si susseguiranno fino a domenica 11 dicembre 2011 durante la decima edizione della Fiera della piccola e media editoria, «più libri più liberi» di Roma c’è anche quello della casa editrice reggina SABBIAROSSA, previsto per venerdì 9, alle 16:30, nel salone Di Liegro di Palazzo Valentini, la prestigiosa sede della Provincia di Roma di via IV Novembre, adiacente alla centralissima piazza Venezia.

Il giornalista Alessandro Russo modererà gli interventi di relatori di altissimo livello.
Come Adele Cambria, scrittrice e giornalista, Franco Scaglia, Presidente di Rai Cinema e del Teatro Stabile di Roma, oltre che giornalista e scrittore. Santo Versace, deputato Api e imprenditore, Luigi De Sena, senatore Pd già vicecapo della Polizia e Prefetto di Reggio Calabria, Mimmo Talarico, consigliere regionale Idv della Calabria e Piero Cucunato, Presidente della Commissione Riforme Istituzionali della Provincia di Roma.

L’incontro si svilupperà sul tema scelto dalla casa editrice su una frase di Proust: «La realtà non si forma che nella memoria», e prevede, tra il resto, l’importante testimonianza di Nicoletta Inzitari, familiare di una vittima innocente della ’ndrangheta, il fratello Francesco.

Seguirà la presentazione, attraverso gli autori delle prime due uscite, delle collane “ammiraglie”: STORIE, con il romanzo bianco come la vaniglia di Paola Bottero, e RIFLESSIONI, con il diario di un’esperienza tra le mura dell’anima di Marcella Reni e Carlo Paris. Appuntamento a Palazzo Valentini.

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